Domani, in Inghilterra, si vota pro o contro la Ue. Questo voto, in gergo è stato chiamato Brexit. Indipendentemente dall’essere a favore o contro l’Unione Europea, sorgono dei dubbi sul suo operato. Ad esempio non esiste, ad oggi, un contratto di lavoro unico in tutta la Ue. Non si vuole qui sottolineare in particolare il contratto di lavoro, è solo un esempio. Nel contesto comunitario abbiamo tante novità, ma non quelle essenziali. L’elenco di quanto non è stato fatto è impressionante. Scuola, polizia, esercito e quindi anche il contratto di lavoro.
Probabilmente nessuno contesta l’idea di Ue, ma la sua applicazione concreta è decisamente lacunosa.
Un contratto di lavoro unico nella Ue non è riconducibile solo alla forma contrattuale. In realtà l’adozione di un contratto comunitario significherebbe l’armonizzazione del diritto del lavoro. In questo tutti sono coscienti dell’onore e impegno, ma forse non sarebbe stato meglio avere regole comuni anziché la sola moneta? L’Euro? forse è un bene per i paesi del nord Europa, ma un killer per il sud del Vecchio Continente.
In queste condizioni è opportuno votare per la Brexit? oggettivamente si. La Ue di oggi è immatura meritando una ricostruzione che provenga dal basso. Meno moneta unica e più lezioni nelle scuole in lingua inglese. Oppure più programmi scolastici condivisi in Europa per formare il cittadino europeo.
Non è che stiamo sbagliando troppe cose e che serve un reale ripensamento?