Trumpismo in pratica; un concetto molto difficile perchè quanto qui scritto è sicuramente meditato nel solco del pensiero trumpista, ma verrà poi applicato? Chissà! Sicuramente la presenza d’Elon Musk nell’esecutivo lascia delle speranze molto concrete. Ad esempio:
- per capire la revisione del concetto di Stato in atto bisogna ricordare cosa fece Delano Roosevelt nel 1930 per gestire la seconda grande depressione, quella del 1929 (la prima fu del 1873). Roosevelt dispose che lo stato federale passasse da 53mila dipendenti a 3,5 milioni. Immaginando Musk all’opera è facile intravedere un passaggio al contrario da 3,5 milioni a 50mila. Un taglio che non dovrebbe interessare le forze armate, polizia, vigili del fuoco e i ranger dei parchi nazionali come il personale sanitario; tutto il resto si.
- La scuola! Immagino un’istruzione pubblica on line quindi chiudendo le scuole come organismo fisico lasciando ai privati la formazione in presenza e così nelle università (ma anche qui con profondi tagli nel senso d’immaterialità della lezione).
- L’accesso delle merci dal resto del mondo, in particolare l’Europa, pagando dazio, avviene solo tramite i porti britannici. Quindi i tedeschi, francesi etc… pagano dazio agli inglesi (port of entry per l’America) depositando le merci in Gran Bretagna. Saranno quindi gli inglesi o sotto la loro responsabilità che le merci perverranno negli Stati Uniti per essere sdoganate. Si tratta di un progetto che sono molti anni che si sta portando avanti, per cui non sarebbe una novità se posto in essere adesso, in questa presidenza.
- Sul traffico aereo non c’è certezza che resti nell’attuale condizione di disordine, per cui ogni compagnia possa sbarcare negli Usa passeggeri senza “incanalarli” per corridoio d’ingresso precisi come quelli inglesi ad esempio.
Il concetto di fondo è che l’America non ha bisogno del mondo, al contrario è il mondo che chiede all’America. L’ONU, l’organizzazione mondiale della sanità e la Cina? concetti sfuggenti.