Trump Dazi e la nuova geografia commerciale

Trump Dazi e la nuova geografia commerciale non deriva dal singolo Presidente, ma rappresenta una giusta reazione alla globalizzazione. Ecco un passaggio poco esplorato e capito.

Vediamo di analizzare: una giusta reazione alla globalizzazione, che cosa vuol dire?

Per evitare di ripetersi per quanto già scritto in altri articoli qui pubblicati, la globalizzazione ha deluso tutti. Solo i ragazzini e gli immaturi restano “globalizzati”.

Sapendo e conoscendo tutto ciò, la globalizzazione è morta e la democrazia in crisi. Ecco da dove nascono i movienti populisti in Europa e negli Usa come l’immaturo 5 Stelle.

Da tali considerazioni nasce il concetto Trump Dazi e la nuova geografia. L’attuale presidente è solo un inizio di un movimento di revisione di qualcosa che ha fallito: la globalizzazione.

In pratica tutte le merci, che attualmente affluiscono negli Usa dalla Ue e i singoli paesi, dovranno passare per l’Inghilterra. Tradotto in parole più semplici ciò comporta pagare un dazio inglese e uno americano. Un evento di questo tipo rientra nella prassi degli accordi commerciali tra 2 paesi avviato dall’attuale amministrazione alla Casa Bianca. Non solo, sdogana la Gran Bretagna da un trattato di sganciamento dalla Ue così antipatico e fazioso (tipicamente francese).

Trump Dazi e la nuova geografia rappresentano il nuovo mondo con il quale misurarsi. Per evitare i dazi è necessario produrre o completare il ciclo produttivo negli Usa.

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