Trappola inflazionistica significa consentire l’ingresso d’ingenti liquidità sul mercato senza considerarne le conseguenze.
Per capire a fondo quest’affermazione serve una premessa. Si definisce INFLAZIONE l’eccesso di moneta, sul mercato, rispetto alla quantità di beni presenti. Questo “esserci di troppo” causa minor valore per il denaro quindi il rialzo dei prezzi. Ne consegue che non è vero che l’aumento dei prezzi sia l’inflazione, al contrario ne è solo un effetto.
E’ bene fare ancora un passo indietro per spiegarsi meglio.
Sul mercato non ci dev’essere tanta o poca moneta, ma quella “giusta”, ovvero necessaria ad acquistare la quantità di beni presenti. Quindi scuole, strade, ospedali, carri armati, sommergibili, aerei, rappresentano beni che vanno “acquistati” da un controvalore monetario. L’equiparazione tra beni e moneta assicura lo stato di buona salute dell’economia.
Un eccesso di moneta sul mercato si chiama inflazione mentre scarsità deflazione.
Con l’inflazione, le imprese stanno bene perchè scaricano il maggior prezzo sui consumatori che soffrono spesso anche la povertà. Al contrario, con la deflazione a fallire una dietro l’altra sono le imprese, genando disoccupazione.
Chiarite le premesse ora la spiegazione della critica al piano d’assistenza Ue all’Italia.
Senza il denaro in arrivo a metà luglio dalla UE (25 miliardi) l’Italia avrebbe dovuto ufficializzare il fallimento della Repubblica Italiana per eccesso d’indebitamento sul PIL.
La Ue si è prestata al gioco del finanziamento all’Italia perchè si ritiene che il fallimento del Paese si porti dietro tutta l’Unione Europea. Con questo ricatto sputa fuori l’idea del piano d’assistenza. Considerato che è stato varato per il nostro Paese, perchè non farne beneficiare anche gli altri? Ecco che nasce il cosiddetto “Recovery plan“.
Il piano è sbagliato perchè consente l’accesso della moneta in Italia.
Il nostro Paese non ha bisogno di soldi da spendere, ma d’opere pubbliche; ecco l’errore.
E’ l’ingresso di moneta che diventa trappola inflazionistica.
Quindi non soldi all’Italia, ma beni da costruire e lavoro.
Mi spiego.
Lo stesso piano si sarebbe dovuto impostare in questo modo:
- cosa sono capaci di fare gli italiani come i tedeschi, olandesi e gli altri? Stabilita la lista delle eccellenze segua altra lista di necessità su scala Ue;
- connettere lista dei bisogni con eccellenze;
- ne consegue assegnare agli italiani (per esempio) l’appalto per costruire 50 navi se i cantieri italiani ne fossero capaci. Quindi ai tedeschi (per dire) 500 scuole e ai francesi 100 milioni di nuove abitazioni da 140 mq per tutto il continente.
Con una simile attenzione, il denaro sarebbe rimasto accentrato in un solo ente (la cassa della Ue) e si sarebbero pagate le opere a stato avanzamento lavori.
Una manovra di questo tipo non sarebbe stata con effetti inflazionistici mentre quella in atto si.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini