Tecniche di marketing negli Usa. Taccuino americano 2019

Tecniche di marketing nella GDO statunitense, le novità 2019. Per attirare clienti Walmart è partita all’attacco. Conscia dello scarso livello di servizio fino ad ora offerto alla clientela, tutto il personale del gruppo Walmart ha ricevuto un intenso corso di formazione alla relazione con il cliente.

Gli effetti si vedono! La problematicità del marchio Walmart tende a ridursi ma non a scomparire.

E’ certamente vero che i prezzi sono i più bassi per il gigante della distribuzione americana Walmart, ma la qualità è ancora a livello del made in China.

Come Walmart si colloca sul mercato: primo nei prezzi bassi ma senza citare la bassa qualità del prodotto.

Ogni anno si contano molti intossicati e infettati per malattie digestive da cibo acquistato presso il gruppo Walmart.

Walmart come i prodotti cinesi, basso prezzo e qualità non a livello degli standard occidentali.

Oltre a questi gravi problemi e alla formazione al personale va riconosciuto come sia Walmart sia Target hanno modificato l’accesso alla rete web per i clienti. In pratica hanno adottato il sistema in uso presso Starbucks.

L’utente, all’ingresso nel locale commerciale, è immediatamente connesso senza che venga richiesta alcuna autorizzazione.

Prima (anche solo nel 2018) l’utente che avrebbe voluto accedere alla rete deve chiedere un permesso al gestore che “concede”. Questo accade ancora adesso nella maggioranza dei locali tranne nei due marchi citati.

Ovviamente tecniche di questo tipo favoriscono il maggior afflusso di clientela a tutto discapito dei concorrenti che devono così ricorrere ai ripari.

La prossima battaglia per avere più clienti sarà probabilmente sulla qualità dei bagni. Già ci sono segnali importanti su questo aspetto.

Mentre in Italia il bagno resta una eventuale gentilezza non scontata da parte dei negozi verso i clienti, negli Usa l’accesso ai servizi igienici è garantito. Si tratta di civilità di relazione con l’utenza.

Il punto non è più, qui negli Usa l’accesso al bagno, ma la qualità di accoglienza, quindi profumo e fiori con la pulizia al primo posto. Ecco le nuove tecniche di relazione con il cliente negli Stati Uniti d’America.

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2 comments

Massimo Rebessi 22 Luglio 2019 - 12:01
Buongiorno Professore, la grande distribuzione con prodotti cinesi si sta affermando in tutto il globo. Ho amici che stanno attraversando le americhe da sud a nord, e riscontrano supermercati cinesi ovunque. In Italia la Cina fa shopping quotidianamente con negozi che vendono dalla spilla all'elefante, ma soprattutto anche Bar e ristorazione in generale. Personalmente non entro in locali cinesi per consumare cibo (non mi fido), ma talvolta acquisto loro prodotti. Innanzi tutto vorrei precisare che i prodotti cinesi non sono tutta porcheria, ma si va dal prodotto "spazzatura" ad un media qualità. Sono un radioamatore con patente ministeriale dal 1994, ma solo negli ultimi anni abbiamo accesso all'acquisto di tanti componenti elettronici (per il ns hobby) a prezzi decisamente abbordabili che ci permettono cose non pensabili prima, se non a fronte di spese notevoli. Gingilli di misura o ricerca, che con quattro soldi ci permettono di sperimentare e divertirci. Una radio ricetrasmittente portatile, di marca giapponese, costa circa 400 €, la stessa cinese, con livello qualitativo più basso (ma non troppo), solo 80 € (ambedue hanno le stesse caratteristiche essenziali). La nuova frontiera del digitale vede Motorola con costi proibitivi per la maggior parte degli appassionati, le cinesine tutte sotto o intorno ai 100 € (con i medesimi risultati di utilizzo). Ora, è vero che la manodopera in Cina costa meno, che i componenti sono inferiori qualitativamente, ma come Motorola giustifica un prezzo di una apparecchiatura di 1000 €, contro i 100 delle cinesi ? Se la prima mi cade in acqua o la rompo incidentalmente, difficilmente mi posso permettere di riacquistarne un'altra, per la cinese il problema non si pone.... Vede la differenza non è che la prima mi fa viaggiare in berlina di lusso e la seconda in utilitaria, il viaggio è con mezzi che hanno in moltissimi casi solo delle piccole differenze, non fondamentali nel loro utilizzo. Quando con la moglie andiamo a rimpiazzare qualche elettrodomestico piccolo o grande, cerchiamo sempre di privilegiare il prodotto made in Italy, ma a volte è impossibile trovarlo e si deve PER FORZA acquistare una marca italiana o tedesca, ma made in China. Il problema è che le stesse ns aziende oramai hanno per lo più delocalizzato la produzione in Cina..... Si dovrebbero applicare dazi sulle importazioni, per scoraggiare le fughe dal suolo italiano, ma bastano ? Le aziende si potrebbero salvare ? Potrebbero ritornare competitive ? Per me è un processo inarrestabile, oramai è un'onda che monta e non si ferma più. Servono grandi mercati di sfogo per queste produzioni, così da lasciare ai prodotti di qualità i mercati consolidati. La stessa Cina potrebbe assorbire gran parte delle sue produzioni, oppure l'Africa e tutti gli altri paesi che arrancano nella scala economica mondiale. Ultimo ma non per questo meno importante la questione accoglienza del cliente. Ho la fortuna di gironzolare spesso in Europa e devo dire che l'Italia in fatto di accoglienza clienti è indietro anni luce ! I bar / ristoranti soprattutto non conoscono la differenza che passa tra un cesso ed un bagno !! Ho l'abitudine di fare questa considerazione, la stessa pulizia che hai in bagno l'hai in cucina, e molte volte dopo aver visto i "cessi" di certi ristoranti esco e me ne vado ! Solo ultimamente i grandi centri commerciali mettono a disposizione del cliente strutture adeguate, ma se parliamo di Stazioni ferroviarie, e di certi aeroporti.......Gli uffici pubblici, comunali e statali difficilmente hanno bagni per i clienti/cittadini. Nei centri dove poi il turismo è massiccio si assiste alla peggior rappresentazione dell'accoglienza turistica...... Si lascia quasi sempre tutto in mano ai privati e non ci sono strutture cittadine a supporto dei "bisogni" del turista ! E trovo imbarazzante ed offensivo quando devo sborsare 1 o 2 € per accedere ad un bagno pubblico !!! Sto giro l'ho fatta lunga......mi scuso. Buona giornata
Giovanni Carlini 23 Luglio 2019 - 15:40
bellissimo quanto mi scrive approfondodento di molto i concetti che ho accennato, bravissimo!

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