Il superamento della globalizzazione con scissione PD

La globalizzazione è finalmente avviata a chiudersi. La conferma emerge da giugno 2016 con la Brexit. Quindi a novembre con l’elezione di Donald Trump. Il 4 dicembre in Italia con il referendum e quindi oggi con la spaccatura dell’ex PCI italiano. La logica del “tutti insieme” ha esaurito la sua finzione. In realtà è stata una mascherata per giustificare maggior consumo. La globalizzazione è stata inventata per imporre un consumo standard a tutti. Internet e il web fungono da “nastro trasportatore pubblicitario” per gusti e merci uguali per tutto il mondo. Questa mentalità, particolarmente superficiale, non ha considerato che nel mondo ci sono 9 culture e 6 razze. Anzi, a dire il vero si è cercato di superare le differenze inventando nuovi vocaboli. Il riferimento corre alla solidarietà. All’accoglienza. Al siamo tutti uguali. Non è vero. Siamo diversi. La stessa donna, ad esempio, è considerata diversamente nelle 9 culture. Possibile che facciamo finta di non vedere per giustificare un livello di consumo standard?

Perchè le grandi agglomerazioni, come la Ue e l’euro falliscono? Ecco il punto. Il motivo, secondo me, risiede nel NON voler affrontare la radice del problema che è culturale! La globalizzazione si preoccupa della parte economica. La Ue ancora di quella economica. L’euro della parte finanziaria. Tutti si preoccupano della parte “periferica” rispetto a quella fondamentale che è culturale. Come si possono unire le civiltà se non ragionando di cultura anzichè d’economia? Il maldestro tentativo operato dalla globalizzazione per consumi standard nel mondo, è archiviato come “ci abbiamo provato”, ma è andata male. Male per tutti in Occidente.

Si conferma un concetto. L’Occidente rappresenta solo il 10% del pianeta Terra, ma tradire i suoi bisogni significa un cambio d’epoca. Non essendo stata risolta l’equazione quanta disoccupazione tollera la democrazia in Occidente, la globalizzazione è finita.

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2 comments

Franca Polizzano 19 Febbraio 2017 - 17:20
Mi auguro che si sia capito chela globalizzazione a tutti i costi provoca attriti e rotture che ne determinano per forza la conclusione. Sono d'accordo con te, l'aspetto culturale finora forzato sarà il tallone d'Achille del sistema global.
Giovanni Carlini 19 Febbraio 2017 - 17:31
Cara Franca, grazie per essere passata da queste parti. Sono lieto che concordi su 1 fatto: tutti fanno tutto ma nessuno affronta il nodo centrale che è quello culturale. Per dare una risposta a questa dimenticanza non ci si può riferire alle istituzioni che sono latitanti. Restiamo solo noi, tu, io, altri che tessendo una rete di idee e concetti (non necessariamente concordati ma onestamente confrontati) costruiamo un tessuto a cui agganciarsi per superare il vuoto totale del web e delle info parziale che ci danno (vedi vicenda della centrale nucleare slovena). Ti rendi conto che per le vicende di 1 solo partito italiano l'intera Nazione è bloccata (questione pubblicitaria) rispetto ai veri problemi del Paese? Grazie Franca.

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