Suicidio Occidentale è il titolo di un libro del Signor Federico Rampini.
Senza particolare convinzione ho dovuto leggere questo libro perché non appartengo all’area di pensiero dell’autore che è noto per essere estremista (incapace di un pensiero oggettivo). Purtroppo il libro è stato comprato da un familiare, non letto dallo stesso per noia e quindi è rimasto per casa vagando da un comodino e l’altro come qualcosa che non si sa più dove porre.
Per una questione di civiltà e disciplina, avendo comunque speso dei soldi per l’acquisto, (19 euro) mi sono imposto di leggere e studiare questo libro: Suicidio Occidentale.
Non sempre si legge quanto è a noi vicino; serve conoscere anche le idee del nemico. In tal senso ricordo molti anni fa la lettura e studio dell’Unità come della voce del nemico.
Il nemico oggi si chiama Federico Rampini. Perché consideralo un nemico? semplice! Il testo è appassionato, ma limitato alla sua fazione. Si tratta di considerazioni valide per la setta, area di pensiero di cui fa parte il Rampini. E’ roba di sinistra! Il delirio che emerge dal testo è certamente attuale, ma riguarda chi è impestato in quella fazione, non il resto del Paese. Io che non sono di quell’area mi sento completamente estraneo all’intero impianto del libro e annesse problematiche.
Il Rampini riporta certamente il pensiero d’altri, ma solo se sono della sua cricca. Lo stesso autore ci tiene a precisare, quando si riferisce a qualcuno, che è uno dei suoi (di sinistra e democratico). Sorge automatica la domanda: e se fosse dei “miei” e repubblicano? La risposta ovvia è: non sarebbe citato nel libro.
Il vertice della partigianeria emerge quando l’autore cita una ricerca sull’elettorato che precisa, riguarda i democratici! Caspita Signor Rampini, se fossi disinteressato all’elettorato di una parte ma al concetto d’elettori nella loro ampiezza più vasta? E’ chiaro che devo cambiare libro!
Con grande sforzo però (riconosco che rappresenta una fatica) nei prossimi studi qui pubblicati cercherò d’estrarre qualcosa di buono dal libro solo per dare un senso a 19 euro spesi per l’acquisto, non di più.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini