Studi sul Fascismo e la personalità del Duce. Riflessioni dal libro di Aurelio Lepre

Studi sul Fascismo e la Repubblica di Salò quale prima espressione politica post monarchica in Italia. Queste ricerche non sono gradite alla stragrande maggioranza dei cittadini e alle Istituzioni. Il NON gradimento deriva dalla NON voglia di confronto. Tutto deve restare seppellito.

Perché tutto deve rimanere nel non detto? Chi lo ha stabilito? Perchè in Italia si vive questa negazione della democrazia? Tutte domande che non trovano risposta!

Certamente è da tali interrogativi che sempre di più si pubblica su quegli anni.

Va anche sfatato un mito negativo. Interrogarsi sul Fascismo non vuol dire affatto esserlo. Questo concetto del non discutere, altrimenti ci si compromette, è stato diffuso dalla sinistra italiana. Diamo le responsabilità a chi se le merita!

LA RIMOZIONE DEL PASSATO E’ UN’AZIONE TIPICA DI UNA NAZIONE DEBOLE. Pag. 207 del testo qui a riferimento.

Gli studi sul fascismo di oggi rappresentano la puntata 9 dei riassunti tratti dal testo di Lepre. Il riferimento è al noto libro LA REPUBBLICA DI MUSSOLINI.

La personalità del Duce non interessa in questa sede, come suo carisma, quanto capacità di emozionare gli altri. Non si tratta di un fatto isolato nella storia. I grandi condottieri e personaggi della storia, hanno tutti in comune questo potere. Anche Benito Mussolini conserva il suo fascino.

Nella furia distruttiva repubblicana, è stato tutto taciuto, ma i fatti restano. Come ha fatto il Duce ad impressionare l’Italia specie negli anni di Salò. Cosa gli italiani hanno visto e creduto in lui? Come solitamente avviene nelle grandi passioni, seguono anche altrettanti enormi odi. E’ umano.

A pagine 233 del testo di Lepre, si da ampio e documentato risalto delle visite del Duce ai soldati italiani in addestramento in Germania. Il ricostruendo esercito italiano repubblicano, inviò 4 divisioni di fanteria in Germania per l’addestramento. Tutti italiani fermamente convinti che tornando in Patria avrebbero “fatto la differenza”.

Citazione da un commento di un soldato in addestramento: non ho mai visto tanta frenesia per un uomo solo.

Due visite, in tutto, svolte dal Duce in terra tedesca ai nostri soldati. Un’emozione pazzesca e genuina da parte dei ragazzi.

Soldati che sapranno far soffrire molto intensamente i partigiani uccidendone a centinaia. Potere dell’addestramento!

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