Sessualità e marketing, connessioni indispensabili per capire di più

Sessualità e marketing, connessioni indispensabili per capire di più

Sessualità e marketing. Quale il nesso? Questa connessione potrebbe apparire imbarazzante e anche scandalosa. Ricordo un avvocato di Novara, una Signora, che ha considerato il libro “La sessualità nella società globalizzata” uno sconcio. In realtà non l’ha neppure letto, eppure si è espressa. Quante persone superficiali ci sono in giro. Comunque sessualità e marketing ha un fondamento nella psicopatologia. Vuol dire che per primo, Sigmund Freud, ha introdotto la sessualità nella vita privata della modernità. In effetti Freud è spesso irritante. Giustamente lo psicanalista di Vienna ha introdotto la sessualità nella nostra coscienza pur spesso esagerando.

Compiendo un passo oltre la sola sessualità, si scorgono atteggiamenti simili nello shopping. In effetti è un’attività in cui il genere femminile primeggia. Ecco il primo collegamento.

Studiando i modelli comportamentali di genere, emergono dei tracciati. Sono la base per arrivare a definire le diverse politiche di marketing. Mi spiego. Il mercato è fatto di persone. Donne e uomini hanno un loro comportamento che cambia a seconda del modello culturale. Freud ci ha insegnato che la sessualità è una caratteristica della personalità umana. Ergo dal comportamento, suddiviso per età e genere, abbiamo schemi di marketing.

Si definiscono così politiche diverse. Specificatamente tra i 18 e i 30 il marketing sarà molto attento al prezzo anzichè la qualità (è il trionfo del made in China). La seconda fascia o politica di marketing è tra i 30 e i 45 anni con forte importanza alla qualità. Questa stagione della vita è maniacalmente esibizionistica. In questa fascia serve comprare per esibire. Il prezzo ne deriva come conseguenza, ma non è importante. La seconda fascia è stata studiata a lungo da Pierre Bourdieu con il libro LA DISTINZIONE del 1979.

 

Ecco che finalmente sessualità e marketing iniziano a interagire e chiarirsi. La terza fascia è quella tra i 45 e i 55 anni. Qui la vendita è eccezionalmente tecnica. Non conta più il prezzo o la qualità, ma la connessione tra questi parametri. In effetti i modelli sessuali di questa generazione sono altrettanto tecnici. Si tratta di un importante utilizzo di biancheria intima etc. Infine la quarta fascia, quella matura della vecchiaia. Qui si torna all’importanza del prezzo, come nella prima fascia, ma su quantità ridotte (made in Italy). La scelta di prezzo è fondamentale. La connessione sessualità e marketing, in quarta fascia, è per poco ma sofisticato o buono. Non guasta una punta di sfizio.

Abbiamo appena tratteggiato alcuni passaggi che vanno approfonditi in una nuova disciplina.

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