Scienza delle finanze esercizio. Prof Carlini

Scienza delle finanze, esercizio all’esame.

I docenti più illuminati applicano all’esame universitario di Scienza delle finanze un approccio tematico d’analisi e approfondimenti. Al contrario, la docenza più arretrata e sbrigativa nell’insegnamento, ricorre ancora a conteggi matematici. Ci si scusa con la platea degli studenti; abbiamo ancora vecchi retaggi del passato che credono di risolvere i problemi con quattro conticini di matematica.

Su questo livello è possibile incontrare all’esame (e quando va bene) una richiesta di questo tipo:

La domanda di formazione è espressa dalla seguente funzione per le famiglie ricche: p = 50 – 0,1x

La stessa richiesta da parte dei poveri è di p = 25 – 0,1x

Il costo marginale della formazione è pari a 22,5 

Determinare l’equilibrio del mercato SENZA l’intervento dello Stato. 

Prima d’iniziare va rammentata la “condizione di Samulenson” (1954-1955) sulla determinazione della quantità ottima che presuppone come l’incremento di una unità in più non modifichi il costo marginale. Uno studente in più in classe no ne cambia il costo incrementativo. In realtà così non è, perchè nei paesi Occidentali e quindi anche in italia, il costo per studente, fino alla maturità è di 6.900/anno. Se nel percorso universitario, pari a 11.500 euro/anno oltre le tasse pagate dalla famiglia.

Con questi valori un diplomato vale quasi 90mila euro e un dottore magistrale meno di 150mila euro.

Questo è il costo che la comunità, noi tutti insieme, spendiamo per 1 studente! Chissà se i ragazzi ne sono coscienti e se i docenti insegnano questi “dettagli” nello svolgimento della lezione.

Passando allo svolgimento dell’esercizio di Scienza delle finanze  si deve:

  1. equiparare a zero il prezzo per cui il P -50 = 0,1x
  2. spostare l’incognita a sinistra;
  3. isolare la x ottenendo x = (- P + 50)/0,1
  4. dividendo l’unità di P per 0,1 s’ottiene 10 e 50/0,1 = 500 quindi x = -10P + 500
  5. in forma analoga per i poveri diventa x = -10P + 250 che si può riscrivere in x= 250 – 10P
  6. si calcoli la domanda complessiva di mercato pari a x = 750 – 20P
  7. replicando il medesimo procedimento, già svolto su questa funzione, si ha che x = 37,5 – 0,05P
  8. equivalendo l’ultima funzione al costo marginale indicato di 22,5 euro per unità formativa, s’ottiene la seguente relazione: 22,5 = 37,5 – 0,05P da cui una Q = 300 e un prezzo di 22,5.

Il problema contabile di scienza delle finanze è stato risolto.

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