Il ruolo della donna nei processi di consumo. Spunti da Pierre Bourdieu
Il ruolo della donna nei processi consumistici è uno dei passaggi nel libro La distinzione di Bourdieu. Pierre Bourdieu ritiene IL GUSTO come un elemento di caratterizzazione della personalità umana. Detto in altre parole, attraverso IL GUSTO possiamo distinguerci e identificarci. Considerato che passiamo tutta la vita in questi processi di distacco e identificazione, IL GUSTO ci aiuta.
Quale il ruolo della donna nella scelta di consumo? Su questo punto Bourdieu è ambiguo perchè entra in contraddizione.
A pagina 35 del testo La distinzione del 1979, Bourdieu descrive una donna tradizionale. Usualmente le donne sono respinte dal circuito culturale. L’essere mamma e moglie eppur donna che lavora, riduce l’effettivo tempo di formazione successiva al circuito scolastico. Ciò porta la parte femminile della famiglia ad un ruolo pratico e di lavoro familiare più che di riflessione intellettuale. Da questa dinamica emergono gli uomini, che sono più partecipi degli eventi e del mondo culturale rispetto alle donne.
Una posizione di retroguardia nella partecipazione culturale, conduce le donne ad essere conservatrici. Qui però c’è un colpo di scena. La parte femminile dell’umanità, che chiude in pubblico alle novità, si spalanca nel privato. ATTENZIONE A QUESTO PASSAGGIO. C’è una maggiore domanda di privato dalla parte femminile. Con queste premesse, recepire l’arte, come segno distintivo non dipende più dallo spessore scolastico, come affermato fino ad ora da Bourdieu. In realtà l’accettazione dell’arte come segno distintivo è un fatto di genere. In questa dinamica drammatico è quel rapporto con un uomo che non stimola la propria donna nel realizzarla. La donna richiede un maschio che la sviluppi in un mondo che la limita.
Il ruolo della donna nei processi di consumo muta a pagina 61. L’autore scrive.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini