ROA come indice di bilancio. Un errore! Prof Carlini

ROA significa in inglese (peccato non utilizzare la lingua nazionale) Return on asset. Tradotto, affinché il concetto sia comprensibile, vuol dire REDDITIVITA’ DEL CAPITALE INVESTITO.

Qui serve fare un distinguo per capirsi. Nello Stato Patrimoniale, tra le passività, chiamate anche meglio FONTI, ci sono due capitali: il capitale proprio e quello di terzi.

La redditività del capitale proprio, solo del proprio, viene indicato nel ROE. Gli inglesi chiamano il capitale proprio “equity”. Quindi ROE sta per ritorno (return) sul capitale proprio (equity).

La somma dei due capitali, quindi il proprio più quello di terzi, quanto è capace di produrre come ricchezza in azienda? La somma di tutti i capitali presenti in azienda è misurato dal ROI. La I sta per investimenti, quindi il ritorno sugli investimenti complessivi.

Il ROI è ampiamente utilizzato nelle Scuole pubbliche formando ragionieri.

All’università il ROI è dimenticato sostituendolo con il ROA. Perchè?

Il sistema di calcolo del ROI, come per tutti gli indici, si basa su un rapporto (divisione). Per il ROI al numeratore c’è il REDDITO OPERATIVO e al denominatore il TOTALE DELLE FONTI.

Il Reddito operativo sarebbe quell’A-B del conto economico civilistico (art. 2425) e il totale delle fonti dallo Stato Patrimoniale.

Il ROA non modifica la formula del ROI, quindi apparentemente è tutto uguale, tranne che sul Reddito operativo. Il Ro (reddito operativo) utilizzato nel ROA è diverso da quello del ROI.

Mentre il Ro del ROI è quanto emerge da quel A-B già detto, il ROA richiede un’elaborazione successiva. Per calcolare il ROA è necessario SOTTRARRE al Ro i costi per interessi sul capitale di terzi.

Quest’invenzione, bella e buona, tradotta in pratica significa: trascurando il costo del capitale di terzi, quando produce l’azienda?

In realtà una mentalità di questo tipo (modello ROA) risale al Teorema sulla finanza aziendale di Modigliani. E’ da allora (1958) che è nata l’economia fondata sul debito.

Va osservato che se nel 1958 usare il debito come leva finanziaria sia stata una buona idea, oggi l’economia sta affogando nell’eccesso di debito. Un debito pubblico come privato e delle aziende.

Modigliani, che ricevette il premio Nobel per la sua Teoria, va riletto e corretto alla luce degli anni Duemila. Anni, quest’ultimi fondati sullo sfondamento del debito rispetto a ogni parametro.

Insistere sul ROA vuol dire non aver capito nulla di finanza ed economia aziendale.

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