Ricerca e sviluppo: i costi della sperimentazione e le agevolazioni
Ricerca e sviluppo sono le 2 parole base per ogni tipo di successo. Non si vende più nulla sui mercati se non include questa funzione. Purtroppo è un concetto che non è stato capito da nessuno. Questo perché abbiamo una classe imprenditoriale impreparata. Come si fa ad uscire dal guado?
Quando un’azienda si presenta per sviluppare un articolo, cerco nell’organico un ingegnere. Non lo trovo quasi mai. Al posto di un ingegnere ci sono sempre dei magnifici praticoni che sono gli imprenditori. Purtroppo però, molto raramente, il capo dell’azienda è anche un chimico o un ingegnere come un matematico o un fisico. Certo non serve essere ingegneri nella ristorazione o in un’industria alimentare (non è detto). Però manca la base culturale nell’industria italiana. La Confindustria è profondamente disinteressata al tema.
In sostituzione di una Confindustria assente e di un imprenditore immaturo c’è un fatto nuovo. Va dato atto al fisco, in questo caso è un complimento meritato, per il ruolo che ha nella ricerca. Il Governo ha varato molti progetti sulla ricerca e sviluppo e il fisco li ha resi possibili. Detto in altri termini i mezzi ci sono, basta solo utilizzarli.
La risposta è: impegnarsi senza limiti di valore se. Ecco il punto. Quel “se” raggruppa il punto dolente. Serve un capo progetto, non necessariamente ingegnere, che sappia impiegare le persone.