Resta sul mercato, ovvero evita il fallimento quell’impresa che tratta a pesci in faccia il personale dipendente per un tempo prolungato? Indubbiamente si, l’azienda resta tranquillamente in attività nei decenni successivi, incurante dell’astio o della sofferenza/disagio del personale dipendente.
Dove incide il malessere del fattore umano maltrattato? Sulla redditività.
Significa che dove l’azienda avrebbe reso il 5-6 oppure il 7-8 anche 10% del fatturato in termini d’utili, questa resa si contrae del 2-3%. Ecco quant’è il costo emergente da disagio del personale.
Nel caso l’impresa fatturi 100 milioni, la perdita in vuoto d’utile NON distribuito agli azionisti-proprietari, è pari a 2 o 3 milioni in meno.
Parametrando a 1 milione d’euro il fatturato, la perdita in denaro ricevuto in meno per mancato rispetto delle persone è “solo” di 20/30mila euro.
L’imprenditore può vivere tranquillamente con 20-30 mila euro in meno nel caso più ridotto nella dimensione. Quando invece il danno è di qualche milione, è cura della proprietà intervenire.
Spesso, quando l’imprenditore prende atto della dimensione di ridotto guadagno qui descritta, INTERROMPE l’evento formativo o di consulenza, perchè si rende conto d’essere lui il problema, ma non può o vuole ammetterlo.
L’impresa a questo punto prosegue senza alcune modiche per altri anni. Quando fallirà? Chiuderà, ma non per questo motivo, non basta essere dei “cani” nella gestione del fattore umano per fallire.
La chiusura è possibile ma non certa, quando in azienda non restano le migliori forze che emigrano in altre imprese.
Restando la parte peggiore del fattore umano o quella medio-bassa, che s’appiattisce per quieto vivere ad un’impresa modesta, è possibile che le soluzioni adottate nei diversi problemi siano non adeguate o anche sbagliate.
Ad esempio l’assenza di un organigramma rappresenta un segnale forte di un’impresa incastrata. Dalla carenza d’ordine che emerge dal non aver adottato l’organigramma/carico di lavoro/orario certo e corretto, seguono atteggiamenti fanciulleschi di stupidità corrente. L’impresa ne soffre senza morire entrando in agonia.