Quel governo diretto da un NON votato da nessuno che deciderà quando arriveranno “i soldi”. Mamma mia, ma qualcuno si sta accorgendo di cosa sta accadendo?
Punto primo: il fallimento della Repubblica Italiana. L’argomento non è discutibile perché posto sotto silenzio. Quando l’indebitamento sul PIL sfonda il 150% non ci sono più le risorse per pagare gli interessi e restituire il capitale. Si veda l’esperienza già vissuta dell’Argentina, la Grecia e il Libano. Ma su quest’aspetto c’è il più glaciale silenzio.
Secondo punto: la Ue non è stupida. Cosciente del fallimento dell’Italia per eccesso di debito sul PIL, l’Unione Europea ha preferito “pagare”. Probabilmente i danni che deriverebbero alla Ue dal fallimento italiano sono economicamente superiori allo stanziato.
Terzo punto: quanto fu stabilito in estate, con manica larga regalando denaro all’Italia, oggi non è più attuale. Il numero d’infetti in Spagna, Francia, Gran Bretagna e fra poco in Germania, non giustifica il rispetto dei patti sottoscritti. Cambiato il quadro di riferimento mutano anche gli accordi benché sottoscritti.
Quarto punto: quel governo che dovrebbe governare in Italia, sa perfettamente che il quadro in Europa è mutato per numero d’infetti. Da qui la fretta e accelerazione per cercare di ricevere il promesso in termini di fondi. Atteggiamento comprensibile da parte italiana.
Terminati i punti in esame ora la sintesi.
Non è finita.
Quel governo diretto da un NON eletto non sta governando.
Dispiace che nell’incontro con Governo-Confindustria di 2 giorni fa, questi punti non si siano voluti affrontare.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini