Pieology è nel campo della pizza, qui negli Usa, il corrispondente di Subway. Sono ambienti dove il cliente fa fare il prodotto a sua immagine e gusto. Come in Subway il panino (specialmente ciabatta italiana) è assemblato a gusto del cliente, lo stesso è ora sulla pizza con Pielogy. Tutto qui. L’idea è di successo?
Si l’idea imprenditoriale di Pielogy sta avendo successo perchè permette al cliente di vedere ogni fase di lavorazione del prodotto. L’impasto della pizza è svolto di fronte al consumatore con solo un vetro a divisorio tra l’area di produzione e quella di ordinazione e consumazione. Questo trovarsi dentro un forno di lavorazione della pizza, “scalda” le persone esortandole a consumare. Ecco il segreto.
Del resto le nuove tendenze del consumo, incarnate DAL MODELLO AMERICANO DI INDSTRY 4.0 A DIFFERENZA DI QUELLE EUROPEE, invitano a un maggiore contatto fisico tra cliente e prodotto. Più che comprare, il consumatore dovrebbe entrare in un ambiente che propone una soluzione.
Pielogy applica alla lettera questo concetto che già fu di SUBWAY con successo.
Dove SUBWAY ha sbagliato è nel costo del prodotto. Un panino a 8 dollari e passa è qualcosa che tende ad essere di classe e per turisti. Non si vive di gente che ha soldi e di turismo!
La pizza di cui stiamo parlando ha un costo mutevole a seconda degli ingredienti inseriti. In effetti questo dettaglio scoccia ma responsabilizza il cliente nelle sue richieste.
Probabilmente non esiste una risposta assoluta e certa. Anzi è facile che lo stesso lego, a seconda della zona, cambi la sua impostazione lasciando ampia libertà di scelta ai suoi funzionari. Comunque, al momento, il pizza fai da te ha successo più di Pizza hut che impose le sue scelte di prodotto.
In graduatoria va segnalato che:
– Domino’s mette troppo olio sulla pizza e usa impasto congelato;
– Pizza Hut è un ristorante dove si mangia la pizza al tavolo;
– Papa John’s è il più attento alla salute perchè usa prodotti freschi;
– Pieology nato per venire incontro a chi soffre di allergie.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini