Perchè votare NO al referendum di settembre 2020? Il concetto è semplice.
Attualmente ci sono 945 parlamentari per 60milioni di residenti, il che vuol dire 1 parlamentare ogni 63.492 cittadini. (60 milioni diviso 945).
Nel caso dovesse essere confermata l’attuale legge voluta dal Movimento 5 stelle avremmo più della metà parlamentari ovvero 400. Con questo importo il rapporto con il cittadino diventa: 60 milioni diviso 400 è pari a 150.000
La mia opinione è che la democrazia si conservi maggiormente con 1 a 63mila rispetto 1 a 150mila. Ma non è tutto.
Come sempre, quando c’è di mezzo il Movimento 5 stelle il problema è mal posto peccando di superficialità populista.
Pare, non c’è certezza su questo, che un parlamentare percepisca al mese grosso modo 14.000 euro netti. In tutta onestà più che dimezzare la cifra sarebbe corretto e onesto. Per 5.000 euro al mese, forse anche 6.000 si può degnamente rappresentare la Nazione.
Ecco che il punto non è dimezzare i parlamentari ma dimezzarne gli stipendi.
Ovviamente un ragionamento di questo tipo è troppo complesso e il Movimento 5 Stelle troppo superficiale per poterlo considerare. A mali estremi, estremi rimedi e siamo giunti al referendum.
Chi invece è cronicamente a corto d’idee cavalca il populismo. Dagli al parlamentare è un modo forcaiolo di presentarsi a una base ignorante e troglodita. In pratica un modo per pescare nel torbido a mani basse per trovare voti in ogni scantinato della società. In realtà la Nazione pensa e superato il primo impatto populista poi ci ragiona sopra.
Perchè votare no? Il Movimento 5 Stelle ha rappresentato un momento di sbandamento e disorientamento della politica italiana. Un comico, tal “Grillo” ha scherzato con la politica lanciando quello che oggi si presenta come un “movimento”. Come fu per i qualunquisti dei tardi anni Quaranta (allora di destra) oggi c’è stata la parentesi grillina. Cosa che passano e vanno in archivio.
Ecco perchè votare no.
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