Operazioni di mercato aperto. Macro calcoli. Prof Carlini

Operazioni di mercato aperto e politica monetaria rappresentano l’ultimo argomento del capitolo 4, MERCATI FINANZIARI, del testo di macro di Blanchard. Essendo un capitolo complesso è stato già qui riassunto in 5 studi, il presente rappresenta il sesto e l’ultimo.

In realtà, con questo tipo d’operazioni l’Autorità centrale non si dedica al solo tasso d’interesse, ma agisce SULL’OFFERTA DI MONETA. Ecco che la stessa operazione ha 2 finalità che sono direttamente collegate tra di loro: offerta di M e tasso “i”. Ora il quadro è più completo.

Sulle operazioni di mercato aperto ci sono poche difficoltà di comprensione. Queste possono essere ESPANSIVE (se la BC copra titoli) o RESTRITTIVE (vendita di titoli).

Nel caso d’acquisto di titoli la BC li paga immettendo moneta sul mercato. Nel caso opposto, di vendita di titoli, la BC drena liquidità dal mercato che così sottrae agli operatori. Entrambe le operazioni sono “leggibili” nel bilancio della BC come un +/- titoli nell’attivo e altrettanto nel passivo come “c”, moneta circolante. Infatti si ricorda il bilancio della BC fatto di attivo (titoli) e passivo (moneta circolante).

Fin qui è solo ragionamento, ma le operazioni di mercato aperto hanno un altro risvolto che pone in crisi lo studioso: i calcoli. Questa parte “complessa” si chiama prezzo e rendimento dei titoli.

Se fino ad ora si è discusso di tasso “i” ora con i titoli il ragionamento s’allarga al PREZZO del titolo.

Semplificando il tutto (che rappresenta lo scopo per cui siamo qui) vanno usate e capite due formule.

Fatto 100 il prezzo di rimborso di un titolo a 1 anno.

Considerando, ad esempio, 95 il prezzo del titolo,

l’interesse di quel titolo è pari a:

Nel caso in esame, 100 – 95 = 5 che diviso al prezzo pagato, 5/95 = 0,053 ovvero per 100 = 5,3%. Questo è l’interesse che paga il titolo.

Al contrario, sapendo l’interesse, per ottenere il prezzo del titolo si agisce con:

Maggiori sono gli interessi e minori i prezzi. Al contrario, maggiori sono i prezzi pagati su un titolo (quindi è caro) minore è l’interesse.

Ricordo in Italia quando le banche volevano vendere agli italiani titoli di stato (BTP e CCT) a 104 come prezzo d’acquisto e non li comprai. Come si possono comprare i debiti dello stato italiano, sopra la pari, riducendo il tasso d’interesse? Del resto c’è il fallimento della Repubblica italiana per eccesso di debito sul PIL da considerare!!!

Tutto chiaro? Il prof

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