Non essere di sinistra è quanto concludono i miei studenti, ovvero hanno capito che non appartengo nella maniera più assoluta e quindi distaccata dalla sinistra, del tipo “vade retro Satana“. Da cosa emergono questi aspetti? Non certamente da ragionamenti di politica che evito nella forma più assoluta (non è corretto che avvengano in un ambito formativo) ma si sente nell’aria perché:
- sono critico sulla globalizzazione;
- iper critico sull’Unione europea di cui si prende apertamente in considerazione il suo scioglimento o riduzione come peso politico;
- distaccato dalle politiche migratorie che forzano sulla mescolanza tra culture e razze diverse;
- molto ma molto estraneo all’attuale politica del Vaticano;
- profondamente vicino ad Israele e agli Stati Uniti sia come storia sia come concetto ed esempio;
- indifferente alle sorti dei palestinesi di Gaza e della Palestina in generale;
- pro nucleare, disinteressato agli aspetti ecologici e quindi totalmente trascurate visioni come “economia circolare o sostenibile”.
L’insieme di questi aspetti mi porta ad essere considerato non di sinistra. Non me ne faccio assolutamente una colpa, anzi! Però gli studenti chiedono (anche maliziosamente e in forma provocatoria; quindi Lei cosa pensa?)
Non voglio sottrarmi al confronto per quanto l’area formativa non sia affatto deputata a ragionamenti di politica e di parte quindi sono costretto a cercare una formula educativa che permetta la crescita onesta e corretta degli studenti senza influenzarli.
La risposta è questa: non credo nella dx o nella sx a priori come principio assoluto quanto nel Paese. A me interessa il benessere degli italiani. Desidero gente che lavori, abbia un posto di lavoro tale che possa andare in pensione con annesso Tfr.
Non essere di una parte o di un’altra, con un’impostazione di questo tipo, perde di significato.
Chiarito il passaggio di fondo, segue la trattazione storica sul concetto di destra e quello di sinistra nella considerazione verso il cittadino. A seguire questa precisazione.
Renzo De Felice e la sua opera. Prof Carlini