Monti con una netta politica d’austerità, fu il 2011, l’anno del primo colpo di stato in bianco voluto dal Napolitano. Probabilmente le politiche restrittive del prof. Monti furono corrette, ma introdotte con una procedura istituzionale sbagliata. La sintesi è che nel ricordo collettivo di ogni italiano, quel governo del novembre 2011 fu tra i peggiori della Repubblica. Oggi nessuno “parla bene” del prof Monti al Governo e lui stesso è costretto a difendersi in perpetuo con mille distinguo e spiegazioni artificiali. Fine di un mito.
Draghi, Mario Draghi è il mito di queste ore.
Monti con austerità e Draghi con un’inflazione modello “Repubblica di Weimar” del tipo 662% Ecco la prospettiva.
Perchè Draghi dovrebbe condurre al disastro questo paese? Ovviamente non si tratta di una volontà, ma conseguenze.
Mario Draghi alla Bce ha “copiato” la politica americana reduce dalla crisi subprime tesa ad allagare il mercato con la liquidità. Significa stampare, stampare e stampare moneta. Una quantità da 80 miliardi di euro/mese. Si tratta di una politica monetaria avviata dal 2015 al 2019.
Tutti sappiamo che il Quantitative easing (stampa di carta moneta sganciata dalla produzione di ricchezza) conduce all’inflazione. Il mondo degli economisti però si divide, ancor oggi tra chi teme l’inflazione e chi risponde: fino ad ora non si è vista!
Coloro che sanno ma “non hanno segnali in tal senso” (e il prof Draghi è tra questi) quando se ne accorgeranno saranno già travolti. A noi, economisti che sappiamo e temiamo (area minoritaria della dottrina) resta l’antipatico ruolo di “Cassandra”.
Draghi non è adeguato a tutelare un sistema sul lungo tempo, bravissimo a reagire nel breve, ma in politica si opera sui lunghi tempi.
Grazie Signora Meloni per rappresentare l’unico partito rimasto tale in Italia, negando la fiducia al prossimo governo Draghi.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini