Il Matteo Renzi esprime la sintesi della pericolosità di un soggetto adulto globalizzato e incerto.
Dallo studio comportamentale di una persona di questo tipo, è possibile comprendere la crisi della società contemporanea.
La società contemporanea è in aperta crisi comportamentale. Questo deriva dall’assenza di un modello educativo condiviso. L’eccesso di dubbi e contro-tendenze (addirittura se vaccinare o meno i bambini) ha portato a una torre di babele. L’eccesso di personalizzazione del tipo, “io penso che”, ha prodotto confusione. E’ certo che va tutelato il, “io penso che”, essendo una conquista della società moderna! Nonostante ciò, ogni capacità di riflessione dovrebbe confermarsi da attenta riflessione laddove invece, al contrario questo non accade. Ne consegue che il “libero pensiero” resta valido se ponderato. Ultimamente la Signora Boldrini ha chiesto la censura sul web e in particolare su Facebook. Ha ragione a metà. La parte di ragione consiste nel criticare un pensiero involuto che si limita a offendere e non va oltre. Oppure spara a zero senza riflettere. Ha completamente torto, la Signora Boldrini, perchè le sue idee sono altamente criticabili. Detto questo, stiamo vivendo una stagione dove tutti parlano senza accendere prima il cervello.
Il Matteo Renzi in realtà non fa eccezione. Viviamo in una società dove nessuno ha capito quando smettere. Quest’arroganza-incoscienza è tipica dell’immaturità. In pratica quando i bimbi all’asilo litigano sulla proprietà del gioco che è dell’asilo. Del resto non possiamo accusare il Renzi d’essere un immaturo quando è l’intera società che ha perso il modello educativo.
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