Marchionne e la contro storia – un anti italiano globalizzato

Marchionne e la contro storia, quella che ridimensiona il soggetto, ritenendolo uno di loro, non dei nostri. Il Marchionne era un globalizzato incapace di un minimo di etichetta e formalismo, quindi scomparendo è come se non ci fosse mai stato.

Del soggetto, Il Marchionne, il ricordo e la memoria è già morta. L’atto d’accusa è d’aver portato in Olanda un’azienda italiana (pagando le tasse agli olandesi). Qundi è stata comprata un’impresa d’auto statunitense e affossato il marchio Fiat, con tanta/troppa conseguente disoccupazione. Ancora non è finita: per quanti anni la Fiat degli Agnelli ha goduto della Cassa Integrazione Guadagni trovandosi ora con la sede legale in Olanda?

Ecco la sintesi del Marchionne e la contro storia.

Mi è capitato di sfuggita, qui negli Stati Uniti, di vedere un titolo italiano che celebra il decesso del Marchionne. Ovviamente la Confidustria italiana pare sia in lutto. Che peccato vedere il sindacato degli imprenditori italiano sempre e costantemente schierato con quelli che rapinano il Paese. Forse è la stessa Confidustria da chiudere per eversione ed evasione.

Probabilmente non è da chiudere la Confidustria come “parte sociale”. Al contrario serve un profondo rinnovamento della Confidustria rinnovandone la dirigenza garantendo in questo modo il passaggio dal “tirare e fregare” al rispetto dei diritti degli italiani. “Imprenditori” che vivono sul rubacchiare sulla busta paga degli apprendisti e stagisti non sono dei vari capi d’azienda. Questa sotto categoria di furbetti d’Italia va tolta dal mercato.

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