Lincoln discorso d’insediamento in 4 punti: un documento raro che ancora merita riflessione a distanza di così tanto tempo.
Correva il mese di marzo, giorno 4 del 1861 e a Washington, Abraham Lincoln così s’espresse:
punto primo da citazione del libro di Raimondo Luraghi, Storia della Guerra Civile Americana, pagina 216: Concittadini degli Stati Uniti sembra che esista un sentimento d’apprensione tra la popolazione degli Stati del Sud, che, in seguito all’avvento di un Governo Repubblicano, la loro proprietà, la loro pace e la loro sicurezza personale abbiano ad essere minacciate. Non vi è mai stato alcun ragionevole motivo per simile preoccupazione (..). Io dichiaro che non ho alcuna intenzione d’interferire, né direttamente né indirettamente, nell’istituzione della schiavitù in quegli Stati ove essa esista. Credo di non aver alcun diritto legale di far ciò, e non ho alcuna inclinazione a farlo.
secondo punto: La perpetuità è implicita, anche se non espressamente citata, nella legge fondamentale di tutti i governi delle nazioni. E’ sufficiente dire che nessun governo correttamente stabilito ebbe mai nella sua legge istitutiva alcuna clausola che contemplasse la propria estinzione (..) Io pertanto ritengo che in base alla Costituzione ed alle leggi, l’Unione è tuttora intatta; ed io farò tutto quanto sta in me, come la Costituzione espressamente m’impone, affinchè le leggi dell’Unione siano regolarmente applicate in tutti gli Stati.
terzo punto: (..) per far ciò non c’è bisogno di spargimento di sangue o atti di violenza: e non ve ne saranno, a meno che l’autorità nazionale non si veda costretta. Il potere che mi è stato dato sarà usato alla scopo di tenere, occupare e possedere la proprietà e le località appartenenti al Governo e per riscuotere i diritti doganali e le imposte; ma a parte ciò che sarà necessario in vista di questi obiettivi, non vi sarà invasione – né uso della forza contro o tra le gente di alcuna località.
A seguire in altra pagina dello stesso studio Lincoln discorso d’apertura della sua presidenza parte due.
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