La staffetta del pensiero per giungere alla scuola classica

La staffetta del pensiero è quella caratteristica del progresso che pone in risalto il prof. Zamagni nella sua storia economica. Il testo Economia politica, su 630 pagine ne dedica le prime 80 alla storia del pensiero economico. Il messaggio è semplice; senza storia non si capisce l’economia.

Tornando al tema di questo studio: la staffetta del pensiero per formare quella che sarà la SCUOLA CLASSICA in economia, si notano dei passaggi importanti e tutti concatenati:

  • R. Descartes (1596-1650) distingue tra emozioni e pensiero matematico cui far riferimento nelle decisioni importanti della vita. Si forma così un pensiero intorno a uno STATO IMMAGINARIO dove si ricorre alla scienza per pensare. Nell’ambito di questo indirizzo di pensiero, sarà famoso pensare al corpo umano come una macchina da descrivere ingranaggio dopo ingranaggio;
  • J. Locke (1632-1704) riprende il pensiero di Descartes per focalizzarlo come LO STATO DI NATURA. Si tratta di una costruzione mentale per affermare che il diritto preesiste al Sovrano;
  • Non mancherà I. Newton (1643-1727) che riepilogherà il tutto come STATO MECCANICO DI NATURA. Il pensiero innovativo di Newton consiste nell’affermare una legge generale valida per tutti. La gravità terrestre e il moto dei pianeti erano già stati studiati da Keplero e Galilei. Quest’ultimi però non sono riusciti ad andare oltre lo specifico studio, quando Newton ha esteso all’intero scibile umano quelle leggi gravitazionali prima limitate a specifici casi.
  • Adam Smith (1723-1790) trasporta nel nascente ragionamento economico “l’eleganza matematica del nuovo pensiero innovativo”. Nello svolgere questo “trasferimento” Smith consegna, come già affermato in precedenti studi qui pubblicati, agli imprenditori una missione sociale prima sconosciuta.

Il prossimo intervento sarà dedicato interamente a Smith.

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2 comments

jasmine 22 Luglio 2018 - 21:09
Come sembra facile rendere semplici questi concetti complicati
Giovanni Carlini 22 Luglio 2018 - 21:11
grazie per questo bel complimento. Il prof

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