La ricerca da sola non è in grado di creare sviluppo per la Nazione: è vero. Non ci si pensa mai, ma è così. Vuol dire che in un paese dittatoriale come la Cina, in confronto agli Usa e all’Occidente in genere, la ricerca non produce quell’avanzamento del benessere che si vorrebbe.
Questo interrogativo non è nuovo.
Già ai tempi dell’URSS (la Russia comunista) tutti noi ci siamo chiesti se la ricerca scientifica potesse aiutare nella ricerca della supremazia nel mondo. Non fu così. La Russia comunista si sfasciò nel 1999 con la caduta del muro di Berlino.
Il paragone con la Cina comunista è immediato: quando si sfascerà anche la Cina?
Superando il confronto tra la Cina e il mondo avanzato/democratico/Occidentale, con un’ennesima condanna della dittatura cinese, si perviene a noi, l’Occidente.
Assodato che tutto l’Occidente (tranne l’Italia che è governata da gente non votata da nessuno) è democratico, cosa fa la differenza?
A parità d’istituzioni libere, PER FAR SISTEMA, servono degli apparati istituzionali efficienti. Sempre con paragone al caso italia, una giustizia inquinata dagli orientamenti politici e un fisco nemico del cittadino, allontanano l’efficacia della ricerca.
A quell’epoca, tra il 1953 e il 1958, ci fu un intenso dibattito tra 2 studiosi di macroeconomia. Lewis che affermò nel ’53 quanto il risparmio fosse necessario per il decollo economico della Nazione. Sconfessato nel ’58 da Solow che considerò il risparmio valido solo nel breve periodo. Per soddisfare la crescita nel lungo periodo è necessario, per Solow, il progresso tecnologico. Ecco che nel dibattito si delineò la differenza tra breve e lungo periodo.
Con questa sensibilità la ricerca da sola non porta frutto nel breve come nel lungo tempo, in assenza di democrazia e strutture sociali efficienti.
Spunto scritto per paesi diversi dall’Italia perchè gli italiani questi concetti non li vogliono neppure sentir dire non sapendoli gestire.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini