La proiezione nucleare. Prof Carlini

La proiezione nucleare vuol dire attendersi una probabile quanto sicura manifestazione di forza sovietica/russa sul fronte con l’Ucraina. Il punto non è se, ma quando e si pensa sia imminente.

Cosa accadrà e quali conseguenze avrà l’Europa, il conflitto e il mondo dalla proiezione nucleare nei fatti concreti?

Nessuno sa cosa accadrà nei termini d’azione e reazione, certo il pensiero corre al luglio 1914 e al conseguente scoppio del Primo conflitto mondiale. “Certamente ciò non accadrà” ma ne siamo sicuri? In tutta onestà non è possibile escludere che si possa assistere a una progressiva degenerazione che nessuno vuole, ma che è nei fatti.

Perchè viene scritto questo spunto di riflessione, serve solo ad agitare il sonno dei lettori?

Le ragioni per cui questi appunti prendono forma sono diversi.

Prima di tutto annotare come fatti già accaduti e appena citati sono “dietro l’angolo”. Un pensiero di questo tipo annulla la presunzione di un mondo che cambia solo perchè gli anni sono passati e c’è qualche computer acceso rispetto a quando si usava qualcosa di più elementare. Il Novecento resta un punto di riferimento da non dimenticare.

Non è finita. Ogni sera, prima d’addormentarmi appositamente controllo le ultime notizie per verificare se c’è stato o no l’attacco nucleare. Non si tratta d’essere scaramantico, ma è come attendere qualcosa che si sa che arriverà. Come sedersi in stazione sapendo che un treno arriverà.

Per cercare di capire come potrebbe essere il mondo successivo all’attacco nucleare tattico sovietico/russo sull’Ucraina, penso all’Italia degli anni Cinquanta. Quello è il paragone che ho in testa. I miei genitori che si privarono di qualcosa per garantirmi “l’olio Sasso” per farmi crescere. Almeno loro avevano una speranza nel tempo successivo che noi non avremmo, reduci dalla proiezione nucleare.

Certamente i russi non possono farla franca dopo aver agito sul piano nucleare.

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