Essere contro la globalizzazione: licenziato! Il caso Steve Bannon

Essere contro la globalizzazione: licenziato! Il caso Steve Bannon. Visto dagli Stati Uniti.

Essere contro la globalizzazione comporta il licenziamento. E’ il caso del capo della strategia della Casa Bianca nell’estate del 2017. Probabilmente il Signor Steve Bannon potrebbe essere il prossimo candidato alla Presidenza tra 3 anni.

Analizziamo i fatti. Negli Usa da sempre sono attivi gruppi d’estrema destra contro l’integrazione razziale. Del resto è molto comprensibile che ci sia tale reazione.

Finchè l’estremista di destra dice la sua, non c’è problema. Il punto è quando un estremista (fondamentalista arabo, ambientalista, animalista, omosessuale e altri ancora) uccide! L’uccisione comporta che si esca dall’opinabile e culturale per entrare nel criminale. L’omicidio, nella società civile e non in guerra, non è giustamente tollerato in nessun caso.

Fin qui credo che potremmo essere in accordo.

Su tutto grava una reale immaturità del Presidente vero il social. Il Presidente non può comunicare alla Nazione mezzo web! E’ limitativo e ridicolo. Non sono sufficienti le sintesi per affrontare le grandi argomentazioni del Paese. Al posto delle esternazioni servono ragionamenti. Il social non è fatto per ragionare solo per esternare 4 parole. In questo Donald Trump è immaturo. In realtà lo è anche il renzi in italia, ma quest’ultimo è un tizio non votato da nessuno che gira intorno alle poltrone.

Essere contro la globalizzazione ha comportato il licenziamento per Bannon che paga così un tributo alla critica. Il classico caso di colui che non centra ma viene sacrificato. Giusto per dare qualcosa in pasto alla polemica politica. E’ già accaduto molte volte nella storia.

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