La crisi della sinistra italiana non è una novità allora perchè governa?
La crisi della sinistra, in Italia, non è una novità, la domanda è un’altra: perchè governa? Con il colpo di stato del 2011, il Napolitano ha permesso al Renzi 1000 giorni di governo senza legittimità politica. Detto in altre parole significa che il Renzi (da qui il caso Renzi) non eletto da nessuno e privo di legittimità, ha governato per un lungo periodo. La logica sarebbe stata diversa. Va bene che uno senza legittimità governi ma per giungere alle elezioni politiche. I fatti sono andati diversamente. Ecco perchè il Napolitano merita l’incriminazione per attentato alla Costituzione e il Renzi l’interdizione politica per abuso della carica.
Prima o poi il colpo di stato del 2011 arriverà in Tribunale.
La crisi della sinistra italiana inizia con la disfatta del referendum del 4 dicembre 2016. Anche in quell’occasione ci fu un secondo colpo di stato ad opera del Mattarella. Ancora, una seconda volta, si sarebbe dovuto avere un governo per fare una legge elettorale e invece c’è stata occupazione dello Stato. I fatti negativi alla sinistra sono così tanti, che l’esito elettorale della Sicilia nel novembre 2017 è solo l’inizio.
Perchè la crisi della sinistra italiana? Il Renzi, quello non eletto da nessuno, un’idea giusta ce l’ha. Con il populismo di piazza la sinistra scompare dal panorama politico. E’ la stessa fine annunciata dell’m5 italiano. Podemos, con la scemata della Catalogna, si è bruciato e destinato all’estinzione. L’m5 italiano non è in grado d’imparare perchè limitato al bieco populismo forcaiolo. Roba da inizi del 900.
Sarà capace il Renzi, il non eletto da nessuno, a fondare il suo partito Renzi & Company? Potrebbe essere che alla Macron gli potrebbe andare anche bene. Oppure potrebbe essere seppellito da una qualsiasi pratica mafiosa così in voga nella capitale. A Roma si cerca “il mafioso” a tutti i costi per fare carriera (vedi magistratura). In ogni caso la sinistra è inidonea alla guida della Nazione.
Renzo De Felice e la sua opera. Prof Carlini