La crisi del 29′. In quel periodo Wall Street scese del 89%

La crisi del 29 si sviluppò, oltre agli effetti di povertà, in un calo borsistico dell’89%. L’investimento in borsa è sempre conveniente? E’ saggio fare il cassettista ovvero colui che compra e conserva?

La crisi del 29 è ricordata come la Grande Depressione. In realtà la vera Grande depressione era già avvenuta nel 1873. Fu in quel periodo che, abbandonante le campagne esplosero le città. L’urbanizzazione forzata d’imprenditori agricoli falliti, formò quello che sarà il fascino e nazismo. Il successo di questi 2 movimenti politici, fu di porre l’uomo al centro della storia. I precedenti governi liberali furono per assicurare a nobiltà e borghesia un ruolo politico. Il fascino prima e il nazismo subito dopo, diedero invece importanza alle masse. In effetti sarebbe la democrazia quella forma di governo che consente al singolo un ruolo nello Stato. Però la democrazia, nel contesto dello Stato liberale, non ha funzionato.

Rammentata la differenza tra prima e seconda Great Depression ora un balzo al 1929.

La crisi del 29 comportò una diffusa povertà negli Stati Uniti. In termini borsistici un calo dell’89%. La domanda che sorge è: è ancora possibile? La risposta è: certo!

Niall Ferguson affronta il tema nel capitolo 10 del testo Soldi e Potere. Emergono dei dati interessanti. William Goetzmann ha svolto uno studio comparato su 39 borse nel corso del XX secolo.

Dalla ricerca emerge che Wall Street ha reso mediamente il 4,73% annuo composto d’interesse. Significa che chi ha investito sulla piazza americana ha guadagno inizialmente 10 volte il capitale investito. Negli anni successivi al 2000 l’investitore è arrivato a guadagnare anche 20 volte il capitale iniziale. Sono valori strepitosi! Le altre 38 borse studiate, hanno invece reso il -0,28%. Questo significa che il cassettista (colui che compra e dimentica) vale solo a Wall Street. “L’anomalia” americana ha delle spiegazioni? 

In effetti “l’anomalia di Wall Street” ha delle spiegazioni. Ad esempio la FED favorisce la bolla finanziaria. Va ricordato a questo proposito l’importante precedente stabilito dalla FED nel 1997-1998. Gestendo il prossimo fallimento del fondo Long Term Capital Management, la banca centrale dimostrò d’essere pronta a immettere liquidità. Da quel momento si sono create le premesse della successiva crisi subprime. Ecco che la crisi del 29 ci ha lasciato un insegnamento su cui si è abusato. L’immissione di liquidità, che sarebbe stata necessaria nel 29, è diventata prassi. In questo modo negli Usa si è generata la crisi subprime. In Europa cosa sta per arrivare?

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