Incostituzionalità del decreto “Zan”. Prof Carlini

Incostituzionalità del progetto di legge cosiddetto “Zan”, un percorso ancora non esplorato dalle forze politiche. Il progetto di legge in discussione alla Camera cerca di riconoscere tra le scelte sessuali un diritto civile.

In tutta onestà non si capisce l’equiparazione della sessualità tra i diritti civili, quale l’attinenza?

Oltre frasi sciocche del tipo “io penso che” è sano prendere in mano la Costituzione della Repubblica Italiana per essere concreti e giuridicamente instradati.

Come noto la legge numero 1 dell’ordinamento giuridico nazionale è suddivisa in 2 parti: diritti e doveri dei cittadini e ordinamento della Repubblica.

Relativamente ai “diritti” la Costituzione gli elenca sia tra i “Principi fondamentali” sia nella prima parte. In particolare si notano:

  • i diritti inviolabili dell’articolo 2;
  • l’uguaglianza formale e sostanziale, articolo 3; (in questo caso però riservata ai cittadini non a chi non è cittadino. Concetto ampliato ed esteso agli immigrati da diverse sentenze, ma mai in modifica della Carta fondamentale che conserva il carattere squisitamente nazionale del diritto lasciando l’immigrato un estraneo rispetto la Comunità Nazionale);
  • il diritto al lavoro nell’articolo 4
  • il riconoscimento delle minoranze linguistiche, articolo 6
  • diritto alla propria religione – articolo 8
  • le libertà personali – articolo 13
  • il domicilio e la corrispondenza – articoli 14 e 15
  • diritto alla circolazione, articolo 16
  • diritto di riunione – articolo 17
  • ancora sulla fede religiosa è ribadito il diritto negli articoli 19 e 20
  • diritto a manifestare libero pensiero e di stampa – articolo 21
  • diritto di prestazione personale patrimoniale all’articolo 23
  • seguono i rapporti etico-sociali (famiglia, figli nati fuori dal matrimonio, formazione della famiglia, salute e istruzione)
  • I passaggi successivi sono i rapporto economici e a seguire i rapporti politici.

Alla luce di quanto espresso e facilmente verificabile da qualsiasi copia della Costituzione italiana, c’è forse qualcuno che è in grado di spiegare dove si trovino i “diritti” connessi alla sfera sessuale?

No, nessuno è in grado di farlo, semplicemente perchè non ci sono, non esistono e si tratta di una finzione.

Perchè stanno cercando di coinvolgere la sessualità che si trova nel mondo privato in quello dei diritti in pubblico?

Il progetto “Zan” pecca d’incostituzionalità e non è pertanto ammissibile come legge.

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