Incidenza sul fatturato delle spese ripartite per centro di costo. Per una corretta analisi e lettura del bilancio di un’azienda non bastano le grandezze numeriche. Al contrario il raffronto dev’essere sempre in percentuale sul fatturato.
Incidenza sul fatturato vuol dire rapportare le spese sostenute, raggruppate per centro di costo, sul valore della produzione. Tradotto in termini concreti, per capire un’azienda o confrontarla, non ci si esprime mai con il numero della spesa sostenuta. Vuol dire che affermare d’aver speso 1 milioni di euro in “salari e stipendi” non significa nulla. Al contrario spiegare d’aver sostenuto un costo, per stipendi, pari al 12% del fatturato contro il 17 o il 22% rende perfettamente l’idea! Benvenuti nella contabilità industriale.
Chiarito quanto sia indispensabile ragionare per incidenza sul fatturato il punto ora è capire le corrette imputazioni. Quant’è “giusto” che si paghi per il personale in rapporto al fatturato?
Qui serve chiedere aiuto a Unioncamere (unione delle Camere di commercio italiane) oppure alle diverse associazioni di categoria della Confindustria.
Ad esempio, il COSTO DEL VENDUTO rappresenta l’ammontare della spesa in materie prime per vendere il prodotto.
Il COSTO DEL PERSONALE come incidenza sul fatturato non deve superare il 17%. Nei call center arriva fino al 22-25% massimo. Un dato corretto e valido, per questa necessità, oscilla sul 12-14% compresi gli oneri sociali e il tfr.
Le SPESE COMMERCIALI sono in genere il 4% del fatturato per un’impresa che vuole farsi notare sul mercato. Al contrario, per quelle aziende al “bivacco”, su questa esigenze non si spende oltre l’1%
Gli AMMORTAMENTI è sano che siano l’1% del fatturato come anche le TASSE.
Gli ONERI BANCARI invece, che dovrebbero incidere sul fatturato per il 2-2,5% raggiungono oggi spesso il 4%. Un segnale pericoloso!
Lo studio prosegue.