Immigrati in mare da riportare nei porti di origine e chiudere i porti

Immigrati in mare da riportare nei porti di origine e chiudere i porti. Perchè fare questo? E’ semplice! Che l’immigrato migliori il suo paese anzichè intasare il nostro.

Immigrati in mare da riportare nei loro porti di partenza o addirittura nei paesi d’origine, chiudendo con l’era delle migrazioni. Vengono ancora alla mente le parole del Presidente della Repubblica, il Mattarella sull’impossibilità d’evitare il fenomeno dell’immigrazione. L’evento fu definito “epocale” (quindi non gestibile made da subire). Ovviamente non è vero: è bastato chiudere i porti per arginare e forse risolvere il problema. E’ facile immaginare lo sgomento del Partito Democratico e di tutto l’entourge  della stampa, nel constatare quando facile sia stato gestire il problema.

E’ bastato solo chiudere i porti!

Per gli immigrati in mare non si può fare altro che accompagnarli al porto di partenza. L’argomento si chiude qui.

C’è anche un altro aspetto da considerare. Nella storia dell’Occidente, gli occidentali si sono fatti le loro rivoluzioni per conquistare un posto più sano dove vivere. Un “posto” sociale e politico come economico che oggi piace a mezzo mondo. Le diverse rivoluzioni sostenute sono servite a questa trasformazione. Con la certezza del diritto che è derivata dalla Controriforma (1600) è quindi giunta a maturazione la Rivoluzione industriale e così via. Questo percorso non è ancora avvenuto nel resto del mondo. Perchè?

Al contrario sarebbe saggio respingere l’immigrazione nei paesi d’origine affinché possano MIGLIORARE IL LORO PAESE SENZA APPESANTIRE IL NOSTRO. Il concetto è semplice.

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