Il rispetto e la dignità sul lavoro dimenticato dalla Confidustria italiana che ignora il tema. Anni fa maltrattare il dipendente significava perdere un cliente e il suo indotto di vendita. Oggi è solo sfruttamento di tutto su tutti. Che squallore e quant’è squallida una Confindustria gestita in questo modo!
Il rispetto e la dignità sul lavoro è il nuovo limite dell’attuale Confidustria. In realtà questa patologia non coglie solo l’attuale dirigenza di Confindustria, è un morbo iniziato dai tempi della Signora Marcegaglia. Forse anche prima ma una cosa è certa:
Il concetto del rispetto e dignità per il lavoratore, non coglie solo il diritto, al contrario si allarga su orizzonti ancora sconosciuti. Ovviamente il riferimento tende a ridicolizzare l’attuale classe di imprenditori. Perchè dal dipendente emerge un flusso d’immagine per l’impresa che genera fatturato aggiuntivo.
Indossare la tuta dell’azienda con annesso logo. Avere la targhetta nominativa con foto sulla divisa aziendale. Sapere che i figli saranno assunti in azienda dove lavora “papà” sono passaggi strategici per la concreta collocazione sul mercato dell’azienda. ORGOGLIO, FORZA E CORAGGIO sono le espressioni BASE del rapporto umano in azienda.
Eppure sono concetti che fanno parte della nostra cultura che sono stati volutamente dimenticati. La Confindustria avrebbe dovuto far memoria della nostra cultura anzichè prostituirsi a qualsiasi forma di monetizzazione. In queste condizioni non ci serve questa Confindustria. Il rispetto e la dignità sul lavoro sono per imprenditori seri che vogliono restare sul mercato.
Chi sostenne i Nazisti oggi è per Hamas. Prof Carlini