Il prossimo Presidente degli Stati Uniti superando lo stallo di Obama
Il prossimo presidente degli Stati Uniti dopo l’obama sarà? La questione emerge da una profonda insoddisfazione verso l’attuale presidenza. Siamo in stallo, ovvero fermi. Significa che non vengono prese decisioni o peggio non c’è una linea nell’amministrazione. Manca una visione generale per la politica interna ed estera. Che cos’è l’America per gli americani e per il mondo?
Infatti, come già annunciato da Paul Kennedy, nel suo famoso testo, l’America vivacchia! Potrebbe anche essere una scelta condivisa. Mi spiego. Nel caso agli americani andasse bene declassare la loro presenza e importanza nel mondo, non ci sarebbe problema. Il punto è invece che il Presidente sta gestendo il declino senza mandato elettorale. Da qui nasce il problema della presidenza obama.
Chiarito il contesto, ora il punto è, chi sarà il prossimo capo alla Casa Bianca.
Ottimo il The party a cui va la mia preferenza. Sono un repubblicano di destra e conservatore. Non me ne vergongo e sono orgoglioso d’esserlo. Nonostante ciò va riconosciuto che non c’è una figura di raccordo. La preferenza andrebbe alla Signora Condoleezza Rice. Donna, di colore, intelligente e preparata. Però non si candida ed è questo il problema.
Una precisazione. Cosa vuol dire essere conservatore e di destra? Significa che non apprezzo automaticamente e acriticamente il nuovo. Non è detto che “nuovo” sia migliore. La modernità al contrario prevede l’accettazione acritica del nuovo comunque sia. Nuovo e moderno, veloce e giovane. Sono le parole d’ordine della modernità. Il fascismo era innamorato della velocità. Al contrario essere conservatori significa capire. Il nuovo presidente degli Stati Uniti dovrà fare i conti anche con questa mentalità.
Chi sostenne i Nazisti oggi è per Hamas. Prof Carlini