Il non eletto da nessuno che ha governato non si chiama solo avvocato Giuseppe Conte, ma anche Prof. Monti, Matteo Renzi e altre figure di questo genere.

L’anomalia della democrazia italiana prosegue con il prof. Mario Draghi: che brutta stagione sta vivendo l’Italia dal 2011 ad opera dell’ex Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano.

Il punto qui in riflessione non riguarda però il non eletto da nessuno, già esaminato in altri studi qui pubblicati. L’argomento si concentra esattamente sull’avvocato Giuseppe Conte giudicato dal comico Beppe Grillo un non esperto che deve ancora maturare. E’ vero, il Conte è stato uno dei peggiori Presidenti del Consiglio dei Ministri della Repubblica.

Sul fatto che il Conte non fosse adeguato, francamente tutti coloro che sono fuori dall’indottrinamento settario del 5 stelle lo sanno. Ora però che lo stesso capo setta, il Grillo parlante, lo affermi in pubblico, cambia qualcosa e cambia in peggio sul 5 stelle.

VOI DEL 5 STELLE AVETE IMPOSTO ALLA NAZIONE PER BEN 2 GOVERNI UN INCAPACE, COSA CHE OGGI RICONOSCETE PUBBLICAMENTE?

Con il tramonto della “stella” del Conte tramonta anche tutto il movimento, che si conclama in questo modo non adeguato alla guida del Paese.

Ma chi l’ha votato questo movimento e come fa la gente a farsi dirigere da un comico?

Il Movimento 5 stelle non è adeguato alla guida alla Nazione essendosi assunto la responsabilità d’aver imposto un non adeguato/capace alla carica di Capo del Governo.

Assodato che la cricca 5 stelle è bene si sciolga o resti per quello che vale (folklore del tipo vaffa… perchè di più non sa esprimere) cosa resta? In realtà il vero problema è riportare la Nazione e la Repubblica nell’alveo della democrazia. Con l’uscita di campo dell’attuale presidente della Repubblica e la NON nomina a quell’incarico del Draghi (mai eletto da nessuno) ci sono delle speranze.

Va ristabilito un concetto di base; in democrazia governa chi è eletto.

Il non eletto da nessuno resti una stagione limitata a 2 Presidenze marchiate di faziosità: Napolitano e Mattarella.