Il 12° giorno, nella campagna d’Africa del 1942 ad El Alamein le nostre forze (italiani con tedeschi) ripiegarono sotto l’attacco inglese dell’8° armata sferrato dal generale britannico Bernard Law Montgomery; le nostre truppe erano condotte dal Generale Erwin Rommel.
I fatti si riferiscono alla seconda (o anche terza battaglia, a seconda dei punti di vista) combattuta nell’area d’El Alamein, in territorio egiziano, tra il 23 ottobre 1942 e il 3 novembre.
Lo spunto proviene da un libro qui ampiamente e pesantemente criticato dal titolo “L’onore d’Italia“, scritto da Alfio Caruso e pubblicato da Neri Pozza nella serie Colibrì. Ovviamente il pensiero qui figurato e narrato è completamente rovesciato rispetto a quanto il Caruso afferma nelle sue pagine!
I FATTI
Rommel, dopo aver retto all’attacco inglese a cavallo tra ottobre e novembre del 1942, al 12° giorno di battaglia cede, ordinando una disordinata ritirata (per salvare il salvabile della sua armata). Ne consegue che vengono abbandonati interi reparti (nel dettaglio italiani e della divisione parà Folgore) che non sono trasportabili con automezzi. Quindi vengono distrutti e dati alle fiamme armi e munizioni nostre. In questa fulminea ritirata, le truppe italiane, subiscono la peggior umiliazione che un “alleato” (i tedeschi) potessero infliggerci. Ovviamente i tedeschi pensano solo a se stessi. La natura della difficoltà nell’arretrare dalla linea del fronte, da parte nostra, è consistita nella carenza di mezzi di trasporto.
GLI ORDINI RICEVUTI
Sia il Duce, sia Hitler ordinarono a Rommel di restare sulle posizioni acquisite, ma il Generale non ubbidì.
LA CONDIZIONE DELL’ATTACCANTE
Per quanto potentemente sostenuta, l’8° armata britannica iniziò a vacillare nella sua certezza di sfondamento del fronte italo-tedesco già la sera dell’11° giorno di battaglia. E’ molto credibile (per quanto la storia sia piena zeppa di se/ma) che gli inglesi si sarebbero fermati nell’arco di 1 o 2 giorni per riorganizzarsi per un futuro attacco nei prossimi mesi del 1943.
LE CONSEGUENZE DELLA DISUBBIDIENZA DI ROMMEL A HITLER E AL DUCE
Il 12° giorno gli inglesi ancora non avevano capito che di fronte non avevano più nulla, quando se ne resero conto si lanciarono all’assalto vincendo la campagna d’Africa. In realtà Rommel lanciò un contro ordine alla ritirata, ma a quel punto il disarticolamento del sistema di difesa italo-tedesco fu già consumato.
CONCLUSIONI
Avevano ragione sia Hitler sia il Duce che solitamente noi tutti crocifiggiamo sistematicamente nel giudizio storico. Qui non si tratta d’essere fascisti o nazisti (argomento non in discussione) ma d’analisi storica! Il torto non va assegnato per partito preso ma a ragion veduta.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini