, pertanto in questo scritto salto l’elenco delle cose che non funzionano a partire dalla globalizzazione che è ormai fallita, la delocalizzaione, internet etc..
Per reagire al “il futuro più corto” serve, in ambito aziendale una nuova mentalità manageriale che deve almeno aver capito questi passaggi:
- senza un piano di marketing non si va da nessuna parte (mettere per scritto come saranno i prossimi 6-12-18 mesi per l’azienda e il mercato)
- sostenere il piano di mkt con un sistema di contabilità industriale che consenta, mese per mese, di verificare il cammino svolto e quello che rimane al 31.12;
- avviare processi d’innovazione di processo e di prodotto, magari con il sostegno dei fondi europei, oppure di tasca propria, impegnando indicativamente il 3-4% del fatturato;
- internazionalizzare l’azienda operando su diversi mercati e questo vuol dire una costante spesa d’investimento sull’argomento pari ad almeno 25-30mila euro di pura ricerca oltre alla consulenza (quindi un esterno che apporti idee nuove il cui costo varia intorno ai 60mila euro anno)
Il futuro più corto, senza almeno il rispetto delle premesse qui indicate, è il naturale scenario da attendersi dal sistema produttivo nazionale. Peccato. Chi sa reagire?