Fino a quando vale la pena stare insieme? E’ la domanda che una Signora mi pone e merita una risposta.
Quell’uomo (dal punto di vista della Signora) è colui che mi fa sentire bella e desiderata? Riesce lui a stimolarmi come nessuno saprebbe fare? Mi porta a fare cose che non avrei mai raggiunto, pensato o fatto e le realizzo compiacendomi di me stessa? Ecco la serie di domande da porsi all’atto della “scelta” se proseguire o troncare una relazione/storia.
Questo discorso, preso ovviamente con le pinze, vale anche per la coppia coniugata.
Preso per le pinze perchè in 50 anni passati insieme c’è per forza di cose quel periodo di “bonaccia”. Vale per lui, vale per lei. Vuol dire “lasciarsi andare” smettendo di sollecitare l’emotività del partner. In questi periodi, più o meno lunghi, semestre/qualche anno si “tira a campare”. Fa parte di ogni esistenza e non c’è nulla da stupirsi o preoccuparsi.
Che si fa quando si vive in un periodo di calma sensoriale? Semplice! Ci sono chilometri di carta stampata/libri da leggere per affinare l’anima. In questi periodo ci si prepara per la ripresa della corsa della vita. Si studia, pensa, scrive, ragiona, medita con la compagnia “passiva” del partner.
Anche la compagnia passiva è comunque valida. E’ realizzata da quella presenza che non mente, non abbandona ed è fedele.
Il fatto che il maschio sia cretino e guardi le sottane delle altre, va messo in bilancio. Fa parte della natura dell’essere umano. Il punto è che guardare costa poco è il non entrarci che rappresenta il lato importante! Si guardino le sottane senza alzarle per cortesia.