Felicemente e rassegnati, gli italiani sono avviati senza alcun indugio nelle braccia della pandemia 2, la seconda fase dell’atto infettivo collettivo. Che comportamento strano!
Per strada, a Milano, una città deserta essendo agosto, vedo un esercito di persone senza mascherina di protezione. E’ vero, il “Governo” (quello diretto da uno non eletto da nessuno) ha modificato la legge. Vuol dire che in esterni e a distanza di 1 metro, le persone possono stare senza mascherina. Giusto e comprensibile. Ma i “senza protezione” ti passano a fianco a pochi centimetri di distanza il che annulla lo spirito della legge.
Non lo vedo come persona, ma letto di terapia intensiva occupato. Quindi un soggetto che con la sua cretineria mi toglie un posto letto a me che uso la protezione. Non solo, lo vedo come un soggetto pari agli untori spargendo il virus gli altri facendolo apposta.
Perché ci siamo ridotti a questo punto? E’ bastato solo l’essere ad agosto per abbandonare ogni precauzione?
La presunta compattezza sociale registrata nella pandemia 1 forse è stato un atto giornalistico forzato. La dimostrazione è che quella “compattezza” ora si è sciolta come un gelato al sole.
Al di là delle forzature governative che dipingono un’italietta che non c’è, tra l’altro quella che elemosina soldi alla Ue, possibile che nessuno si renda conto dell’errore?
Perchè la pandemia 2 è peggio della prima?
Ecco spiegato il decorso dell’evento pandemico osservando gli italiani, ma anche gli americani. I secondi non considerano la mascherina un atto di protezione socialmente valido, ma solo una limitazione imposta. I primi hanno “razzolato” bene all’inizio e ora sono felicemente avviati alla noia esistenziale.
Con queste premesse d’aperta e disinvolta convivenza con il virus, non basteranno 35mila morti.
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