Euro sporco: ora abbiamo il mito, l’eroe. Prof Carlini

Le dimissioni del ministro greco sono uno schiaffo terribile alla cosiddetta Ue, confermando quanto l’euro sia ormai un euro sporco.

In pratica chi ha vinto le votazioni si dimette e chi le ha perse resta al suo posto? L’euro è sporco!

Le dimissioni di stamattina del ministro greco sono un boomerang pazzesco per la cosiddetta UE. Questo messaggio lanciato a tutta l’Europa (attenzione a non sovrapporre la Ue all’Europa: 27 paesi contro 46) in sintesi afferma:

– da oggi esiste un eroe da citare in ogni angolo e contesto, che sa prendere a schiaffi i tabù della zona Ue. Ha dimostrato di saperlo fare e potrebbe riprendere senza alcun problema. Finalmente abbiamo l’anti-Ue

– non solo, oltre all’eroe, abbiamo anche questo confronto bruciante così riassumibile; ….io che ho vinto le elezioni mi dimetto, voi che le avete perse che fate? La Germania a uno schiaffo morale e politico di questa portata e dimensione, potrebbe irrigidirsi, aprendo di fatto alla crisi mortale dell’euro.

Da queste 2 sintesi che emergono dallo stesso atto, l’euro è un euro sporco, ovvero un qualcosa di traballante che si conferma una buona idea applicata in forma pessima.

L’euro sporco è ovviamente un sintesi, che conclama la pericolosità di una scelta errata perpetuata nel tempo. Non solo, impressiona l’arroganza e la prosopopea di tutti i vertici della Ue, che hanno sempre impedito una consultazione popolare per riconoscere il loro ruolo politico e di gestione della comunità. Ecco perchè siamo nella condizione di euro sporco.

L’eroe è colui che ha infranto tutto questo e sarà presente anche in Spagna, a novembre, per la prossima elezione che si promette fortemente ostile alla Ue (così come oggi concepita) e alla moneta unica. Non solo, c’è da aspettarsi che sarà anche in Portogallo e in Italia. La falla nel sistema euro è aperta

Chissà perchè questi concetti nessuno, nella stampa ufficiale sa leggerli e spiegarli! L’euro sporco condiziona anche la capacità d’analisi.

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