Esternalità calcolo della perdita2. Prof Carlini

Esternalità calcolo della perdita2 a seguire rispetto a quanto già scritto. Cosa esprime il secondo grafico dello stesso foglio?

La seconda parte, con una retta in meno rispetto alla prima, confronta il costo marginale dell’impresa nell’atto di produrre e il costo complessivo incluso l’inquinamento. Altrimenti detto, la retta più alta somma 2 aspetti: la produzione e le conseguenze in termini di danno ambientale che derivano dall’atto produttivo.

Con questo tipo d’impostazione sorge una contestazione all’impostazione estremista che solitamente si vuole assegnare all’esternalità.

Non è tollerabile che per la salvaguardia dell’ambiente si debba produrre di meno!

Il discorso va rovesciato interessando i sistemi tecnologici in uso che devono produrre di più a meno.

Ecco che il ragionamento ecologico diventa in realtà tecnologico.

Chiuso questo passaggio, che merita un approfondimento a parte, ora i conteggi. Si noti quel triangolo incapsulato tra le due rette. Forse meglio visibile in quest’altro disegno:

Si noti subito la parte in ROSSO. L’area EGH rappresenta una “perdita sociale” cosiddetta tale. Come abbiamo fatto a giungere a questa conclusione?

La Q1 è la quantità che normalmente il sistema produttivo offre al mercato come incontro tra domanda ed offerta. Al contrario la Qzero (Qo) è quanto si dovrebbe produrre se dovessimo considerare la retta con il costo sociale e quello marginale aziendale. La differenza tra le due quantità di benessere prodotte indica una differenza, che è poi un lato del triangolo rosso.

Essendo l’area rossa un triangolo, avremo bisogno di una base per l’altezza da dividere per 2 quindi l’area è quanto stiamo cercando. Come si fa?

Si considerano i seguenti dati che saranno conteggiati nello studio 3 qui pubblicato “Esternalità calcolo della perdita3”.

Le imprese presenti sul mercato sono 100.

Il CT è pari a Q al quadrato

il Costo marginale esterno è stato già conteggiato ed è pari a 11/5. Si tratta della distanza tra la retta del costo marginale e quella, superiore, che considera anche il danno sociale. Attenzione a questo dato senza il quale non si risolve nulla.

Infine la funzione di D (domanda) indicata in forma inversa (vuol dire dal prezzo) P = 110 – Q/5

Esternalità calcolo della perdita2 termina qui per proseguire.

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