Effetto leva sul ROE/3 è il terzo e ultimo studio dedicato all’argomento. Ci si scusa con i lettori per aver parcellizzato così la ricerca. La scelta deriva da una espressa richiesta dei lettori che non sono avvezzi al tema. Si tratta di studenti e imprenditori che vogliono capire BENE affrontando un passaggio per volta. Questo perché chi spiega questi concetti, all’Università come il commercialista, solitamente dicono, dicono, dicono, come se fosse una corsa a chi arriva prima. Di fronte a tale corsa si risponde “si” pur non avendo capito.
Qui invece l’impostazione è completamente diversa, ecco perchè siamo allo studio effetto leva sul ROE/3.
Chiariti i diversi criteri di conteggio del ROE (2) e le componenti del conteggio in particolare nel secondo studio, ora alcune considerazioni di fondo.
Guardando tutto il conto economico (CE) dall’inizio alla fine, si può anche pensare che il Ro sia uguale all’UT (utile) più gli oneri finanziari (Of). Ipotizzando le gestioni atipica, straordinaria e fiscale pari a zero, gli interessi pagati sul capitale di terzi (Of) più l’UT sono per forza di cose pari al Ro. Quindi Ro = Ut + Of
Chiarito questi passaggio possiamo vedere anche il ROI attraverso il Ro. Quindi Ro= (Cp + Ct) per ROI. A pensarci bene è logico. Cp è capitale proprio, il Ct capitale di terzi.
Anche il ROE è possibile vederlo come Ut = Cp per ROE
Quindi il ROD (indice che esprime il costo in percentuale degli interessi sul capitale di terzi e si calcola come Of/Ct) è pari a Of = Ct per ROD
Da queste “visioni” si perviene alla sintesi: (Cp + Ct) per ROI = Cp per ROE + Ct per ROD quindi alla versione definitiva che giustifica il secondo metodo di calcolo del ROE.
Però manca un passaggio finale di commento al lavoro svolto per cui ci sarà, anche se non previsto inizialmente, un altro studio: effetto leva sul ROE/4.