Draghi o Conte? In questi giorni d’auspicata crisi di governo (speriamo che cada e si vada a libere elezioni) tra le opzioni ci sarebbe anche un Governo tecnico di transizione. Il nome più frequente al posto del NON eletto da nessuno, “il giuseppe Conte” è Mario Draghi.
Anche nel caso “Draghi” si rinnova il difetto di democrazia italiano. Un difetto inaugurato dal primo colpo di Stato in bianco del Napolitano con il prof. Monti ai danni dell’On. Berlusconi nel 2011.
La questione è semplice: per governare un Paese serve l’investitura politica dall’elettorato. Il Draghi chi lo ha votato?
Ovviamente il problema riguarda anche il Conte qui trattato a pesci in faccia perchè “abusivo”.
Un paese dove il vertice del Governo è per scelta del Capo dello Stato è considerabile una democrazia?
E’ chiaro che in Italia qualcosa non funziona. Su quest’aspetto c’è poco da discutere, lascia comunque perplessi l’arroganza italiana. Un paese a democrazia immatura che pretende d’agire tra pari a livello internazionale!
A questo punto Draghi o Conte non sono più i nemici della Repubblica da prendere in considerazione, al massimo restano solo burattini. Il male è più profondo cogliendo in pieno la Presidenza della Repubblica quale centro di diffusione dell’anomalia democratica. Non è finita. Va considerato anche un Paese che tollera, incurante della sua storia e destini.
Un paese che in presenza di virus cinese da polmonite bilaterale, fa la coda nei negozi per lo shopping.
Da quando in qua si fa la coda ai negozi? Caso mai non si entra per proseguire dritto. E’ assurdo fare la coda per entrare in un negozio, neppure fosse il panificio in era di carestia. Un paese ridotto a questi livelli, non si pone alcun problema istituzionale.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini