Dossier Ungheria. Prof Carlini corrispondente estero

Dossier Ungheria

Come noto in ogni processo d’internazionalizzazione per le PMI serve una lunga serie di dossier paese. In questo caso c’è il dossier Ungheria. Verso l’est europeo l’Ungheria rappresenta un passaggio sicuro? La domanda emerge considerando anche le altre Nazioni. Il riferimento è per la Romania e la Bulgaria. Oggettivamente l’Ungheria è meno strutturata della Romania. Ciò non toglie però che possa diventarlo nel futuro. Ecco un passaggio che è carente negli imprenditori, specie italiani.

Il fatto che l’Ungheria sia oggi meno organizzata della Romania verso le imprese, non vuol dire che non possa diventarlo nel futuro. Sicuramente oggi i prezzi ungheresi sono più bassi di quelli rumeni. Ciò significa certamente che rappresenta un’opportunità. E’ di opportunità che vive l’industria! A questo punto il consiglio è semplice. Può l’azienda italiana orientata verso l’est europeo, sopravvivere in un mercato non ancora ben organizzato? Certamente se ci riuscisse godrebbe di bassi costi di localizzazione. Non solo. Crescerebbe insieme alla Nazione diventandone parte. Quest’ultimo accorgimento vale per chi ha un futuro. Non vale per chi “morde e fugge”.

Ecco che emerge una delle sfaccettature più profonde dell’internazionalizzazione.

Lo spirito del Dossier qui presentato non quello che lo cristallizza nella data di redazione o dei dati contenuti. Erra chi legge il dossier come report dati. Al contrario esprime una via da seguire per dare un futuro alle PMI (internazionalizzandosi). Buon lavoro.

Dossier Ungheria
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Data:24 Luglio 2016

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