In Bangladesh, qualche giorno fa, dei ragazzini hanno giocato allo “spara tutto”. Per darsi un tono culturale si sono arruolati nell’ISIS. In questo giocare sono ovviamente morte delle persone. I quesiti che emergono dal drammatico evento sono molti. Si tratta di razzismo contro gli Occidentali? Gli accadimenti rientrano nella normale dinamica tra differenze culturali? Perchè abbiamo voluto dimenticare che ci sono 9 culture nel mondo? e in particolare perchè smettiamo di considerare le guerre culturali come naturale dinamica tra popoli?
Serve mettere ordine. In particolare è necessario chiarire 2 concetti:
In realtà il razzismo contro l’Occidente è invidia. Gli occidentali contano appena il 10% della popolazione mondiale e sono i più ricchi.
Sulla base di questi elementi di base è aperta la discussione.
Relativamente al razzismo, era di natura occidentale ora si è invertito. Prima eravamo razzisti, oggi siamo dei bersagli. Giusto o sbagliato che sia i dati di fatto restano questi.
A questo punto il ragionamento non dovrebbe essere più su questa base ma sul come reagire. Qui si apre il “vaso di Pandora”. Nessuno sa, oppure tutti sanno cosa fare. Di fatto le risposte sono la Brexit, l’Austria e le sue nuove elezioni etc. Non solo, ma nelle risposte c’è anche la candidatura di Donald Trump. Ragionando sulle differenze culturali non è consequenziale pensare a Donald Trump alla Presidenza.
Queste poche righe non offrono “soluzioni”. In realtà qui si cerca una chiave di lettura per l’Occidente in crisi. La crisi non è economica ma d’identificazione culturale. Chi è l’Occidentale? cosa pensa, mangia, fa, si comporta e in cosa crede? Rispondere a queste domande significa aprire le differenze culturali. Infatti l’Unione Europea non ha voluto una Costituzione Europea! La Ue ha preferito restare nell’indefinitezza culturale dell’Occidente. Infatti la Ue è in crisi d’identità.