Devianza comportamentale. Appunti. Prof Carlini.

Devianza comportamentale intesa come un comportamento umano che devia da quello che dovrebbe essere, che può anche essere patologico.

Studio di un caso concreto. Un’impresa, constatato il calo di lavoro, da mandato a uno specialista per addestrare il personale nel trovare strategie alternative.

Neppure al terzo giorno d’attività, da remoto, su una “popolazione” di 50 utenti di cui 25 attivi, il resto è dormiente, ben 2 danno aperti segni di devianza comportamentale.

Perché succedono queste cose e in particolare cos’è accaduto?

Entrambi i soggetti devianti sono ad alta scolarizzazione, addirittura dotati di laurea pertanto a ciclo formativo intenso.

Il ciclo formativo è completo con il dottorato di ricerca, in questo caso non lo è, ma va comunque considerato un livello importante di scolarizzazione.

Per sollecitare e arringare l’utenza nel trasformarsi da professionisti individuali a gruppo coeso in un percorso evolutivo a tappe, il coordinatore lancia una proposta a cui rispondere entro le 24 ore successive.

La proposta è semplice: chi è disposto a rivedere il prezzo delle proprie prestazioni professionali per imporsi alla Nazione (che è in stato di crisi economica da pandemia cinese) come gruppo coeso?

In realtà alla prima proposta ne sarebbero seguite altre in un divenire progressivo, appositamente studiato per la crescita delle persone.

Non solo, ma l’eventuale accordo su 50 potenziali, ridotto anche su 20 unità, avrebbe in effetti tagliato le gambe al resto dei partecipanti non attivi e a tutti gli altri professionisti non chiamati, su scala nazionale.

Però questo sarebbe stato un estremo, perchè il successo di una prima pattuglia di professionisti (i famosi 20 iniziali) avrebbe richiamo anche buona parte dei restanti 30 e probabilmente altri ancora.

A regime, in una prima fase ci sarebbe stato posto per tutti e 50 e forse altri, a 18-24 mesi per arrivare negli anni a un gruppo massimo di 250 posti.

Comunque si tratta solo di una prima sollecitazione per insegnare al gruppo a conoscersi a lavorare insieme (fatto mai accaduto prima).

A questa iniziativa, appositamente annunciata con specifica scadenza, risponde 1 persona. Un’altra s’inventa un suo “manifesto” non richiesto dimostrandosi non gestibile.

Quest’ultima persona anzichè rispondere si/no come richiesto, inventa una sua controproposta: si tratta di un caso di esibizionismo.

L’interessante invece è lo studio sui due casi devianti.

Devianti perchè uno cerca di fermare tutto lamentandosi della non formalità della proposta.

In pratica questo soggetto desidera in “pdf una proposta ufficiale” come se fosse un contratto da firmare anzichè una strategia da concordare.

Il secondo affetto da devianza è invece più “genuino”: preda di sentimenti tra antipatia e simpatia, inizia lamentandosi del numero esiguo di persone.

Secondo il “genuino” su 40.000 collaboratori, gli scoccia che ce ne siano solo potenziali 50 ed effettivi 20 nella stanza di chat appositamente aperta.

Da notare che per avere quella stanza di chat dall’azienda, si è dovuto ragionare con l’impresa grosso modo 12 mesi.

Il “genuino”, infastidito dall’esiguità di collaboratori, in seconda battuta, critica il “tono” del coordinatore che propone la revisione delle strategie con risposta a 24 ore.

In terza battuta, ancora “il genuino”, passa dal Lei a un volgare “tu”, contestando il ruolo di coordinazione.

E’ stato un bene che soggetti modello “genuino” potessero smascherarsi perchè sono quelli d’allontare dal gruppo. Se poi anche l’azienda se ne volesse disfare la perdita sarebbe minima.

Il secondo affetto da devianza che si smaschera (ad appena tre giorni dall’avvio della sperimentazione) alterna dichiarazioni di “stima” e critica feroce al coordinatore.

Si tratta del classico traditore che si cela tra le fila di un gruppo. Colui che comunque tradisce per esibizionismo al gruppo, un gruppo che va sciolto, al momento, perchè non gestibile causa i due immaturi.

Questo secondo soggetto in devianza arriva a considerare “vecchio” il coordinatore e lo fa nel vano tentativo di trovare egli stesso una posizione di visibilità come già accennato.

In pratica stiamo analizzando un caso di esibizionismo patologico.

E’ chiaro che i due professionisti, vittime di devianza, hanno vita corta nell’azienda, quanto però sorprende è la rapidità di manifestazione con cui si sono espressi (in genere serve qualche settimana).

CONCLUSIONI: queste iniziative vengono sempre realizzate per due scopi:

– trovare ed eliminare i devianti, che generosamente si manifestano in forme così plateali;

– e, in seconda battuta, fatta la pulizia compattare il gruppo.

In questo caso, il processo di trasformazione di singoli operatori in un sistema sinergico, passa attraverso l’allontanamento dei devianti.

All’allontanamento dei devianti segue una breve stagione di stasi, per riflettere sul tempo perduto e il rilancio a 6 mesi nell’arco dell’anno.

E’ sempre così.

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