Costo aziendale e fattore umano, studio 2 di una serie che si sta pubblicando in questo sito Web d’approfondimenti ed analisi. La precedente ricerca, quella iniziale, è visibile al riferimento: https://giovannicarlini.f.xeeve.com/il-costo-aziendale-in-base-alla-composizione-umana/
Chiarito che è necessario mappare il fattore umano non per età anagrafica, ma per anni d’esperienza, ora il passaggio due.
E’ stato anche definito colui/colei che ha esperienza come quel dipendente che ha maturato 5 anni nel settore merceologico, pur in posizioni diverse e aziende differenti. Queste persone, a partire dal quinquennio d’età lavorativa, possono essere considerati dei “nodi”, ovvero dei capi squadra, o punti di riferimento.
L’organizzazione della squadra o dell’ufficio si basa su un Capo, che ha maturato intorno ai 5-10-15 anni d’esperienza, che s’appoggia a 2 unità lavorative che oscillano tra il sopra e sotto i 5 anni. A questo terzetto è possibile aggregare una persona senza esperienza affinché maturi. Nasce a questo punto un gruppo di 4 persone in grado d’assicurazione lo svolgimento delle funzioni d’azienda.
Il riferimento a “4” è simbolico adattandosi alle diverse necessità.
Attenzione però, quelli senza esperienza non possono rappresentare il 25% dell’intera azienda, replicando il concetto del quartetto appena indicato; sarebbe eccessivo e il costo aziendale lieviterebbe.
Come già affermato nel complesso di tutta l’impresa il personale senza esperienza è saggio che resti il 10% dell’intera forza lavoro.
Quando introdurre nuovi apprendisti in attività? (lo stage è considerato un contratto sfruttamento e qui escluso dalle nostre valutazioni).
Non a caso il contratto d’apprendistato è per anni 3 (prima era più saggiamente di 3+2 ma, esigenze elettorali nel Governo di un tizio non eletto da nessuno ma che ha governato, ha imposto la variante). Infatti appena gli apprendisti superano il triennio, passando a contratto a tempo indeterminato si crea lo spazio per far entrare nuovi apprendisti. In questo caso per anni 2 si determina una sorta di “crisi” da sovrapposizione tra personale totalmente inesperto, appena assunto, e semi pratico, quegli ex apprendisti appena entrati nel contratto indeterminato.
Una crisi da sovrapposizione che si conosce si può gestire.