Qual’è il senso sociale di una destra politica nel 2017. Ha ancora un valore morale essere a destra?
Per affrontare un tema così complesso, serve chiarire in quale epoca ci troviamo.
Nel dettaglio siamo in una fase di transito. Dalla globalizzazione, stiamo passando a un’era post globalizzata.
Il motivo del cambiamento è “semplice”. La globalizzazione ha tradito le aspettative. Oggi l’Occidente è più povero rispetto a 20 anni fa. Poco importa che i cinesi non muoiano più di fame, sono problemi loro, non nostri. Negli anni Cinquanta, morirono di fame 25 milioni di contadini cinesi. Oggi i cinesi stanno bene, ma a scapito dell’Occidente. Il punto non è chi sta meglio. Tutti devo stare bene, non uno a scapito dell’altro.
Come c’entra il concetto di destra in tutto questo? Attualmente la sinistra è Stato, Fisco, Magistratura, controllo di polizia pesante sui cittadini e leggero sugli immigrati.
La sinistra è immigrazione massiccia. La sinistra è globalizzazione.
Al contrario la destra si è re-interpretata e oggi esprime il contrario. Meno stato e più privato. No all’immigrazione clandestina. No agli immigrati senza controllo. No a tasse (per pagare lo stato sociale anche ai non cittadini). Si alle frontiere e alla collaborazione. Si a un’Europa degli Stati. Si allo Stato Nazionale e a una sua moneta, coordinata con le altre.
Vi ricordate lo SME, ovvero Serpente europeo degli anni Settanta. Tutte le monete nazionali europee erano coordinate non potendo oscillare più o meno del 2,5% rispetto al marco tedesco.
Si ai valori e alla comunità nazionale, meno enfasi sulla “società” anonima. Meno interesse al solo web e più ai rapporti umani. No alla disoccupazione e alla delocalizzazione. Si a più tasse alle imprese che esportano lavoro re-importando i prodotti da vendere sul mercato occidentale.
Questa è la destra politica di oggi, 2017.
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