Controcorrente: un saluto rispettoso a Gheddafi. Prof Carlini

Controcorrente: il colonnello Gheddafi è la guerra dalla Francia all’Italia tramite la Libia.

Controcorrente non come esibizionismo ma allontanamento da chi ripete solo le stesse cose. Non me la sento di dire e pensare quello che affermano tutti gli alti. Che il leader libico Gheddafi fosse concettualmente un terrorista, ostile all’Occidente non ci sono dubbi, inoltre che si vestisse e atteggiasse come un buffone (ma qui va pensata la mentalità araba e il suo folclorismo) anche su questo aspetto c’è poco da dire.

Che sempre Gheddafi, fosse stato accolto nelle cancellerie di tutto il mondo, con gli onori di ogni altro Capo di Stato, anche questo è un dato di fatto. Ci sono però altri aspetti da considerare, per cui sono profondamente dispiaciuto per la fine del dittatore libico e in questo purtroppo mi rivelo controcorrente, me ne spiace ma è necessario distanziarsi dal gregge.

a) la Libia è articolata su 140 tribù in lotta tra loro. E’ ovvio che qualcuna abbia la meglio sulle altre. In pratica è una regione africana tribale, riunita a forza negli ultimi 40 anni da un dittatore, espressione delle tribù della Tripolitania a dispetto di quelle della Cirenaica;

b) più o meno sono 300 anni che le diverse tribù sono in lotta;

c) non provo alcuna commozione particolare per la sorte di una delle 140 tribù;

d) sicuramente, il Colonnello Gheddafi, per farsi perdonare il suo passato di terrorista, ha distribuito lavoro a molte imprese occidentali e in particolare a quelle italiane;

e) in realtà la mia commozione va ai giovani italiani che sono disoccupati al 28%

f) non solo, ma la mia preoccupazione va a quelle 40 imprese al giorno, che nel nostro paese chiudono i battenti (mediamente 160 disoccupati al giorno in più)

g) piango per una gioventù che, non trovando lavoro, si sposerà più tardi, farà figli in età avanzata, ritardando ogni processo di maturazione sociale e personale;

h) ricordando le lotte tribali in Somalia e quelle dell’Uganda (2001) che sono costate 2 milioni di morti solo in quest’ultimo paese (a colpi di machete per la precisione) basandosi su motivazioni futili (appunto per questo si chiamano tribali) non mi sento per nulla coinvolto nelle loro vicende, che restano confinate in quei contesti normalmente maturi da 5.000 anni. Potranno evolvere? Penso di si, ma è un loro percorso che possiamo accompagnare non imporre. In Libia è stata imposta la vittoria di una fazione tribale sull’altra;

i) in realtà in Libia è stato imposto il bisogno dell’attuale Presidente francese di farsi eleggere per un nuovo mandato (ma perderà le elezioni) e di quello britannico, appena arrivato, per qualificarsi in qualche modo. Sono futili motivi e alquanto privati, immischiati in una lotta altrettanto tribale;

j) sicuramente quello che era un mercato di sbocco “italiano” oggi è francese! Questo vuol dire maggiore disoccupazione per i nostri figli e meno fatturato per le imprese di questa Nazione.

k) Va anche considerato quanto con la scomparsa del Colonnello Gheddafi, si affaccino a poche ore di volo dall’Italia nazioni arabe “coraniche”, dove la religione ha una diretta influenza sulla vita morale e civile delle persone.

l) Rammento che a differenza di un Hussein d’Irak, il Colonnello Gheddafi è deceduto restando fino all’ultimo in prima linea, il che lo pone in una figura di coerenza che mai era stata prospettata fino ad ora. Da qui l’imbarazzo per il nascente governo ribelle libico e la presa che una simile fine ha sulle tribù della Tripolitania (è ancora attuale l’idea di una Libia spezzata in due)
Per tutte queste considerazioni e guardando ai nostri ragazzi in crescente difficoltà, oltre al disperato bisogno delle PMI italiane, per mercati sostituitivi alla Libia e al mondo arabo in generale, impegnato ultimamente nell’alzare una cortina di dazi all’industria italiana e occidentale in genere, sento il bisogno di dire grazie al defunto dittatore, non illuminato, Colonnello Gheddafi per averci favorito in questi ultimi anni.
Per chi si scandalizza, rammento che c’è la fila, oggi nel cercare di fare affari con la Cina che è ancora una dittatura comunista. Chi sa spiegare la differenza tra il Tibet e la Cirenaica?

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