Contractor e politiche d’addestramento/manutenzione sistemi complessi adottate dal Pentagono. Con tali procedure il Governo degli Stati Uniti risparmia sulla spesa potendo mantenere il più importante e micidiale esercito del mondo.
Sicuramente l’esercito più “imponente” del pianeta Terra è quello comunista della Cina, ma la macchina bellica da temere per energia e precisione d’azione è certamente quella statunitense. Com’è stato ottenuto questo risultato limando i costi?
Per rispondere alla domanda serve introdurre la figura del “contractor”.
Lungi dall’essere quello che pensiamo in Europa, il contractor non combatte. Questo personaggio è altamente specializzato nella manutenzione di sistemi d’arma e addestramento.
Chi è il contractor? Ed è qui che si scopre il segreto!
Nella forza armata il personale è giustamente interessato alla carriera ovvero avanzare di grado per alzare la paga. Nell’impegno a crescere di grado e mansioni, lavorando per 45 anni, il militare perde la manualità che aveva all’inizio del suo arruolamento sul mezzo che inizialmente gli è stato assegnato.
Mi spiego.
Il giovane pilota di carri armati come d’aviogetti o elicotteri, nel corso della sua carriera, crescendo d’importanza affronta problematiche sempre più complesse gestendo uomini e mezzi. In questa scalata alla carriera e quindi la pertinente retribuzione, la forza armata perde la professionalità e la specializzazione del militare applicata sul mezzo.
Il contractor al contrario, è un ex militare, divenuto consulente alla Difesa che cristallizza la sua professionalità su un mezzo o un sistema d’arma impegnandosi per 40-45 anni solo su quell’aspetto.
Il contractor viene remunerato per consulenze (a fattura) ed è il depositario della “scienza” contenuta nel sistema d’arma.
In questa maniera il militare che da giovane nasce con un sistema d’arma, passando contractor 10-15 anni dopo l’arruolamento prosegue ad applicarsi su quel sistema e i successivi divenendo altamente specialista per un’intera generazione di mezzi nell’arco di mezzo secolo.
In base alle necessità addestrative, formative e di manutenzione il Pentagono chiama i più contractor nella gestione dei sistemi d’arma in uso.
Con una strategia di questo tipo l’Esercito degli Stati Uniti è diventato il più potente del mondo. Traducendo verso il mondo civile/borghese il concetto, si perviene al libero professionista. Peccato che le imprese abbiamo poco compreso il balzo di produttività che ricevono nell’uso diffuso del contractor (il professionista).
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini